Sogno olimpico, cosa sapere sul film tratto da una storia vera

Cinema

In prima tv su Canale 5 mercoledì 21 agosto, il film racconta la vera storia della Nazionale spagnola di pallanuoto, in procinto di partecipare alle Olimpiadi di Barcellona 1992 

Sogno olimpico è il film spagnolo del 2022 in onda in prima tv su Canale 5 mercoledì 21 agosto. La pellicola racconta una storia vera, vissuta dalla Nazionale di pallanuoto spagnola prima e durante le Olimpiadi di Barcellona 1992.

 

 

Sogno olimpico, la trama

Agli inizi degli anni Novanta, la Nazionale spagnola di pallanuoto si sta preparando per partecipare alle Olimpiadi di Barcellona, in programma nel 1992. Per migliorare il livello di preparazione della squadra viene ingaggiato Dragan Matutinovic (Tarik Filipovic), severissimo allenatore che, per spronare i giocatori e per tirar fuori il loro meglio, è solito vessarli. Tale approccio, tuttavia, non viene accettato dal team. Che punta alla medaglia d’oro, ma non riesce a entrare in sintonia col mister. Anche perché, sul cammino verso la vittoria, c’è la squadra più temibile, l’Italia, allenata da quell’Igor Popovic (Rolando Raimjanov) che da sempre è rivale di Matutinovic.

 

 

Come vincere le Olimpiadi? I coach contano, ma anche i giocatori lo fanno. Un ruolo fondamentale lo giocano Pedro García Aguado (Jaime Lorente) e Manuel Estiarte (Álvaro Cervantes) che, diversissimi nella vita, hanno anche due diverse visioni dello sport. Pedro sa che le Olimpiadi del 1992 sono l’occasione più importante, ma vive una situazione personale delicate, ed è in preda alla dipendenza da sostanze stupefacenti. Manuel, invece, non ha ancora elaborato il suicidio della sorella. Nonostante le loro vite complesse, i due sono chiamati a prendere in mano le redini della squadra, e a mantenerla concentrata anche quando sembra non valerne la pena.

 

 

 La storia vera

Dietro Sogno Olimpico c’è una storia vera, dunque. Una storia che al centro ha la Nazionale spagnola di pallanuoto, poi sconfitta 9 a 8 dall’Italia. Gli spagnoli, che si sentivano i favoriti, vinsero l’argento, ma capirono di poter fare meglio. Così si prepararono intensamente, tanto da vincere l’oro alle Olimpiadi di Atlanta 1996.

 

“Ci siamo allenati per cinque mesi, ma siamo felici che alla fine non abbiamo avuto bisogno di controfigure in alcuna scena”; ha spiegato Jamie Llorente, a proposito della dura preparazione per girare il film. L’attore, classe 1996, noto per il ruolo di Elias Mato ne Il segreto e, soprattutto, per quello di Denver ne La casa di carta, è di recente tornato su Netflix con Mano de Hierro.

 

Il vero Manuel Estiarte, oggi assistente di Guardiola al Manchester City, ha invece ricordato il momento: “Perdemmo 9-8 dopo 6 tempi supplementari. Il pubblico si alzò in piedi ad applaudirci. Capirono lo sforzo, la tragicità del momento. E forse lì trovammo le energie per riprovarci quattro anni dopo, vincendo l’oro ad Atlanta”. Estiarte ha lavorato a Sogno Olimpico, per far conoscere ai giovani quel momento, ma anche per valorizzare uno sport- la pallanuoto - spesso trascurato. E per raccontare come, la più bella delle vittorie, possa nascere da una sconfitta.

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