Sciopero sceneggiatori Hollywood, si avvicina l'accordo con i produttori

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Dopo quattro incontri consecutivi il Writers Guild of America, il sindacato che rappresenta gli sceneggiatori in sciopero da quasi cinque mesi, sta esaminando l'offerta dell'Alliance of Motion Picture and Television Producers, l’associazione che rappresenta gli Studios. La decisione è attesa nelle prossime ore

Dopo quattro incontri consecutivi il Writers Guild of America, il sindacato che rappresenta gli sceneggiatori di cinema e tv in sciopero da quasi cinque mesi, e l’Alliance of Motion Picture and Television Producers, l’associazione che rappresenta gli Studios tradizionali e le piattaforme di streaming, avrebbero quasi raggiunto un accordo che sarebbe atteso nelle prossime ore. Nella quarta giornata di contrattazione, conclusa negli Stati Uniti intorno alle cinque del pomeriggio, l’AMPTP ha inviato al WGA una “migliore e ultima offerta” per il rinnovo del contratto triennale di categoria. Sulla bozza, che si trova ora all'esame dei legali del WGA, sussisterebbe un accordo già dalla serata di venerdì. I dettagli del documento sono ancora ignoti, ma gli Studios avrebbero accolto parte delle richieste del WGA sugli aumenti della paga minima, sulle garanzie nella fase di scrittura della sceneggiatura, sull’aumento dei diritti d’autore per le opere in streaming e sulle tutele contro l’intelligenza artificiale. “È una questione di scelta delle parole, ormai” ha dichiarato a Variety una fonte vicina al negoziato. Per la risoluzione della vertenza, che secondo gli economisti ha finora provocato alla California una perdita economica di cinque miliardi di dollari, ha spinto anche il governatore dello Stato Gavin Newsom, che da giovedì ha chiamato ogni giorno i principali negoziatori e dirigenti.

LO SCIOPERO DEGLI ATTORI

Resta invece in sciopero lo Screen Actors Guild, il sindacato degli attori, con il quale i produttori dovranno riaprire il tavolo della contrattazione saltato a metà luglio. “Non avevamo scelta. Noi siamo le vittime qui. Siamo vittime di un’entità molto avida” aveva dichiarato allora Fran Drescher, presidente del SAG-AFTRA. Lo sciopero degli attori ha paralizzato con effetto immediato la produzione di film e serie tv, già rallentata dalla protesta degli sceneggiatori. Volti noti di Hollywood come Susan Sarandon, Jason Sudeikis e Kevin Bacon hanno incrociato le braccia per le strade delle città statunitensi, mentre all’arrivo all’80ª edizione della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia l’attrice Jessica Chastain ha sfoggiato una t-shirt esplicitamente riferita allo sciopero del SAG-AFTRA. Nell’attesa di una risoluzione dei contrasti tra attori e produttori, anche importanti eventi come gli Emmy Awards hanno subito un rinvio.

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