Emilia Clarke sarà la donna che sposò Oscar Wilde in The Ideal Wife

Cinema

Manuel Santangelo

©Kika Press

L’attrice inglese tornerà presto al cinema in una pellicola focalizzata sulla figura di Costance Lloyd, moglie del famoso scrittore e attivista femminista che lottò tutta la vita per i diritti delle donne

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A quasi tre anni dall’ultima apparizione sul grande schermo (nella commedia natalizia Last Christmas), Emilia Clarke è pronta a tornare al cinema con un film di cui si sa ancora poco ma che promette di avere una grande importanza, anche dal punto di vista sociale. The Ideal Wife di Sophie Hyde è infatti una pellicola incentrata su una figura troppo spesso oscurata dal suo partner e che merita di venire riscoperta: Costance Lloyd, la moglie di Oscar Wilde e non solo.

Una donna coltissima

Con il recente Il piacere è tutto mio Sophie Hyde ha già dimostrato di saper ribaltare i cliché, mostrando una donna capace di avere una vita sessuale attiva anche in età avanzata. La sua prossima sfida è tuttavia se possibile ancora più ambiziosa e consiste nel cercare di dare finalmente il meritato risalto a una persona colta, battagliera e capace di andare oltre gli stereotipi. Hyde ha scelto la vitale Emilia Clarke per portare sullo schermo la parabola di Costance Lloyd, una persona che con i fatti ha dimostrato di poter essere molto più che la semplice “moglie ideale” del titolo. Lloyd era nata nella rigida e ipocrita era vittoriana, in cui persino a una donna benestante e dalla spiccata intelligenza come lei era vietata l’istruzione universitaria. La straordinaria caparbietà di questa ragazza irlandese non la fece tuttavia desistere dall’imparare, portandola a conoscere e comprendere da autodidatta molti dei capolavori (e delle storture) dell’umanità. Fu proprio la sua grande curiosità ad affascinare, nel maggio del 1881, un giovane Oscar Wilde. L’autore de Il ritratto di Dorian Gray era in visita di cortesia con sua madre Jane Francesca Elgee quando fu colpito da questa brillante ventiduenne che senza fatica leggeva in italiano passi de La Divina Commedia. Wilde decise quel giorno stesso di voler sposare Lloyd ma quella ragazza, che era già nota quanto lui pur essendo arrivata a Londra solo l’anno prima, fece resistenza: non c’era alcuna fretta di arrivare alle nozze, aveva diverse lotte importanti da portare avanti prima.

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Un’attivista molto “attiva”

Giornalista e scrittrice di grande fama ai suoi tempi, Costance Lloyd combatté per i diritti di coloro che nella classista società britannica del periodo rischiavano di restare indietro. Lo fece senza paura di esporsi in prima persona, dichiarandosi pacifista, progressista e femminista quando non era affatto di moda farlo. Si schierò a favore del diritto all’istruzione per tutti quando imparare era considerato un privilegio e contava tra i suoi miti grandi scrittrici e pioniere come Mary Shelley.

Già il suo modo di vestirsi era di fatto un messaggio politico, dato che rifuggiva gli scomodi corsetti del periodo in favore di comodi e leggeri abiti che essa stessa disegnava. Il suo impegno per garantire “libertà nel vestirsi” alle donne è oggi uno dei motivi per cui Lloyd viene ricordata, assieme a un matrimonio tanto complicato quanto comunque ricco d’amore.

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Se mi lasci ti sostengo

Già perché, nonostante le iniziali resistenze, Lloyd alla fine accettò la corte di Oscar Wilde. Era d’altronde un uomo molto più simile a lei di quanto si potesse pensare, piacevolmente anticonformista e di comprovata intelligenza. I due divennero una delle coppie più in vista dell’intera Londra e, in pochissimo tempo, si sposarono ed ebbero due figli. La scrittrice non abbandonò mai il consorte, neanche quando quest’ultimo venne messo all’indice per la scandalosa relazione con Alfred Boise Douglas. Una volta compreso l’orientamento di Wilde, Lloyd non lo allontanò ma anzi lo spinse ad essere chi realmente sentiva, restando per lui un importante riferimento. Non a caso il prossimo film di Sophie Hyde si intitola proprio The Ideal Wife, la moglie ideale, e promette di regalare nuovamente a Emilia Clarke  il ruolo di una donna forte. Probabilmente ancora più forte della Daenerys de Il trono di spade. D’altra parte avere a che fare con i draghi non è  forse più semplice di doversi confrontare con il patriarcato.

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