Oscar 2023, Nostalgia di Mario Martone è il film italiano in corsa per le nomination

Cinema

La pellicola rappresenterà l'Italia nella sezione miglior film internazionale alla 95.ma edizione degli Academy Awards. Lo ha deciso la commissione di selezione, istituita presso l'Anica che ha scelto tra 12 titoli

La Commissione di Selezione per il film italiano da designare all'Oscar ha votato Nostalgia di Mario Martone quale film che rappresenterà l'Italia alla 95esima edizione degli Academy Awards nella selezione per la categoria "International Feature Film Award". Gi altri titoli candidati erano Chiara di Susanna Nicchiarelli, Il Colibrì di Francesca Archibugi, Dante di Pupi Avati, Giulia di Ciro De Caro, L’Immensità di Emanuele Crialese, Mindemic di Giovanni Basso, L’ombra di Caravaggio di Michele Placido, Le Otto Montagne di Felix van Groeningen e Charlotte Vandermeersch, Piccolo Corpo di Laura Samani, Il Signore delle formiche di Gianni Amelio, La Stranezza di Roberto Andò.

Il regista napoletano ha cosi commentato la notizia:

"Sono felice e onorato, per me, per noi che l'abbiamo realizzato e per tutto il piccolo universo così umano in cui è nato Nostalgia. A Cannes avevamo capito che dalla Sanità il film sapeva parlare al mondo, ringrazio la commissione che ci dà la chance di continuare questo dialogo"

Nostalgia concorrerà per la shortlist che includerà i quindici migliori film internazionali selezionati dall'Academy e che sarà resa nota il 21 dicembre 2022.  L'annuncio delle nomination (la cinquina dei film nominati per concorrere al premio) è previsto per il 24 gennaio 2023 mentre la cerimonia di consegna degli Oscar si terrà a Los Angeles il 12 marzo 2023.

Nostalgia, la trama del film

Felice Lasco (Pierfrancesco Favino)  torna a Napoli dopo aver vissuto molti anni in Egitto per rivedere l’anziana madre che aveva lasciato all’improvviso quando era ancora un ragazzo. Nella sua città si perde tra le pietre delle case e delle chiese del rione Sanità, nelle parole di una lingua che sente estranea, ma che in realtà è la sua. L’uomo sembra rapito da una strana malìa e irrompono in lui i ricordi di una vita lontana trascorsa con Oreste, il migliore amico d’infanzia con il quale condivide un segreto. Quando è evidente che Napoli rappresenta per lui una vita ormai perduta e che dovrebbe tornare al più presto da dove è venuto, viene inchiodato dalla forza invincibile della nostalgia.

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Il cast e i premi vinti dal film

Nostalgia ha partecipato In Concorso all’ultima edizione del Festival di Cannes, riscuotendo molto successo tra il pubblico e la critica. Successivamente ha ottenuto cinque Nastri d’Argento per la Miglior Regia a Mario Martone, il Migliore Attore Protagonista a Pierfrancesco Favino, la Migliore Sceneggiatura a Mario Martone e a Ippolita Di Majo e per il  Migliore Attore Non Protagonista a Francesco Di Leva e a Tommaso Ragno

Il film, che vede nel cast insieme a Pierfrancesco Favino, Francesco Di Leva, Tommaso Ragno, Aurora Quattrocchi, Sofia Essaidi, Nello Mascia, Emanuele Palumbo, Artem, Salvatore Striano e Virginia Apicella, è una produzione PICOMEDIA e MAD ENTERTAINMENT in associazione con MEDUSA FILM e in coproduzione con ROSEBUD ENTERTAINMENT PICTURES.

Le parole di Mario Martone

"Ciò che si racconta in questo film nasce dalla cronaca ma io volevo andare altrove, verso un sentimento misterioso da cercare durante le riprese. Mi affascinava l’idea di fare un film non in una città ma in un quartiere, come se si trattasse di una scacchiera, e così in Nostalgia non appaiono strade, case o persone che non siano del Rione Sanità, un’enclave di Napoli distante dal mare. Tutto viene inghiottito dal quartiere, gli anni così distanti di cui si racconta, il Medioriente dove era finito il protagonista, i sogni, le sfide, le colpe. Ho invitato gli attori e la troupe a immergersi nel quartiere come se fosse un labirinto e a non temere di perdersi. Macchina da presa in spalla, abbiamo cominciato a percorrere le strade come se si trattasse di cinema del reale. Incontro dopo incontro, vita dopo vita, storia dopo storia, abbiamo finito per girare l’ultima scena chiedendoci quale ne era il senso, e non l’abbiamo più trovato. Forse non c’era, forse non c’è. C’è il labirinto, e c’è la nostalgia, che sono il destino di tanti, forse di tutti."

Francesco Di Leva e Pierfrancesco Favino  Mario Spada 06910

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