Ewan McGregor: "Prima di essere Obi Wan-Kenobi mi sentivo l’Oasis del cinema”

Cinema

Manuel Santangelo

L’attore ha spiegato i suoi iniziali dubbi nell’accettare il ruolo di Obi-Wan Kenobi in Star Wars con un divertente parallelo musicale. Poteva lui, che negli anni Novanta pensava di essere il corrispettivo al cinema della band di Manchester, accettare un ruolo del genere? Per fortuna sua e dei fan della saga l’incertezza è durata poco

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Qualche tempo fa, ospite al Jimmy Kimmel Live, Ewan McGregor si è trovato a raccontare un buffo aneddoto accaduto durante la festa per i trent’anni di Noel Gallagher, allora membro degli Oasis. McGregor, che viveva nella zona nord di Londra come Noel, era presente al party che si prolungò fino alla mattina dopo quando, tra le due star, ci fu una improvvisata “battaglia di spade laser”. Uno scontro in giardino di cui nessuno dei due si ricorda più il vincitore e che sembra divertì molto sia il cantante che l’interprete di Obi Wan-Kenobi nella trilogia prequel di Star Wars.

L’episodio assume ora un retrogusto particolare anche perché Ewan McGregor ha svelato di recente un retroscena: era sul punto di rifiutare uno dei ruoli più di successo della sua carriera perché lo percepiva lontano dalla sua sensibilità artistica. Lui che si sentiva testualmente “l’Oasis del cinema britannico” poteva davvero interpretare un personaggio nazionalpopolare come Obi-Wan Kenobi? Forse a convincerlo che la risposta fosse un convinto “sì” ha contribuito anche la possibilità di allenarsi con la spada laser.

Quando Mark Renton fece le guerre stellari

All'interno del podcast SmatLess, Ewan McGregor ha ricordato di quando gli venne chiesto di entrare nell’universo di Star Wars. Era la fine degli anni Novanta e quella proposta lavorativa, per quanto stimolante e sicuramente remunerativa, l’aveva messo in seria difficoltà. Lui si identificava ancora con il personaggio di Mark “Rent Boy” Renton, che aveva appena interpretato nell’adattamento cinematografico di Trainspotting, e non si sentiva pronto a passare da un simile anti-eroe a un ruolo così iconico in una produzione tanto grande. Ewan McGregor allora non si sentiva un attore da blockbuster ma piuttosto il corrispettivo sul grande schermo di quel gruppo di Manchester che stava esplodendo a livello mondiale quasi senza rendersene conto: “La proposta è arrivata subito dopo Trainspotting e a quel punto ero così pieno di me stesso. Pensavo: sono l'attore di Danny Boyle. Sono un fottuto grunge urbano. Sono l'Oasis dell'industria cinematografica britannica”.

 

In quel momento Ewan McGregor voleva essere Mark Renton, voleva essere uno dei fratelli Gallagher, voleva essere l’indipendente che ce la fa senza svendersi, mostrando se necessario il dito medio all’industria a colpi di grandi rifiuti. Fortunatamente a fargli capire che stava solo gettando al vento una grande opportunità arrivò proprio il regista che lo aveva lanciato con Trainspotting, Danny Boyle. Quest’ultimo lo convinse ad andare a un incontro con George Lucas che cambiò completamente la sua prospettiva sulle cose e probabilmente anche la sua stessa carriera: “All’inizio avevo la stessa l'idea di Obi-Wan di quando ero bambino. Invece la possibilità di essere quel personaggio e interpretare il giovane Alec Guinness fu davvero fantastico”.

 

La scelta di interpretare Obi-Wan Kenobi non ha tuttavia cambiato del tutto l’ottica di Ewan McGregor, che continua a paragonare tutto ciò che è ribelle e meravigliosamente anticonformista alla band dei fratelli Gallagher. Prima del sequel di Trainspotting l’attore aveva infatti detto al Guardian che ci aveva pensato prima di accettare la proposta di un ritorno nel ruolo di Renton proprio perché il film del 1997 era stato: “Gli Oasis del mondo del cinema”. Insomma, se Ewan McGregor dovesse paragonarvi a una band Brit-Pop non vi offendete: significa solo che avete fatto colpo.

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