La star di "Spider-Man" ha rivelato che sul set stava quasi per soffocare mentre baciava la collega Kirsten Dunst, quest’ultima al suo fianco nei panni di Mary Jane Watson. Il film diretto da Sam Raimi ha appena compiuto vent'anni e ha aperto la strada al fortunato filone delle pellicole dei supereroi dei fumetti
Tobey Maguire aveva già parlato di come il bacio che diede vent'anni fa alla collega Kirsten Dunst sul set del film "Spider-Man" l’abbia messo a dura prova ma, dopo due decenni da allora, è voluto tornare sulla questione. Proprio in occasione del ventennale di quel blockbuster.
La star che nel 2002 ha vestito per la prima volta i panni dell'Uomo Ragno nel film diretto da Sam Raimi (pellicola che ha appena compiuto 20 anni, a cui si deve l'inaugurazione dell'era dei supereroi cinematografici di successo) ha rivelato che nella scena dell’iconico bacio a testa in giù stava quasi per soffocare.
La scena del bacio
Uno dei momenti più memorabili del primo film di “Spider-Man” è stata la scena in cui Mary Jane Watson (interpretata da Kirsten Dunst) bacia Spidey dopo che lui l'ha salvata. Ricordiamo che il personaggio di Dunst era stato attaccato mentre si trovava in un vicolo di New York.
Durante un'intervista rilasciata da Maguire a The Hollywood Reporter, l'attore ha spiegato che, benché la scena sia risultata poi molto romantica e a dir poco cult, in realtà girarla è stato molto scomodo e addirittura alquanto pericoloso…
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Le parole di Maguire
Tobey Maguire ha spiegato durante l'intervista con il magazine statunitense THR quanto segue: “C’era pioggia che mi scorreva giù per il naso... e poi Kirsten tira la maschera fino al [mio naso] e sta bloccando il passaggio dell'aria lì, quindi non riuscivo a respirare. E poi mi sta baciando, bloccando il passaggio dell'aria lì, quindi non c’era nessun altro punto da cui respirare”.
La star, notando che stava "praticamente soffocando”, ha dovuto salvare la scena - e salvare la vita, anche, visto che ha ammesso che stava per soffocare - facendo brevi respiri a lato della bocca.
"È stata davvero dura, in realtà", ha aggiunto. “È stato davvero impegnativo. Urlavano ‘taglia’, e io ero [senza fiato], totalmente senza fiato. Era una tortura. Ti fa capire quanto sia importante l'ossigeno", continua Maguire.
A dispetto degli sforzi e della mancanza di comfort, quel bacio è diventato iconico, come del resto l'intero film. Parliamo del lungometraggio che per primo ha raggiunto la cifra astronomica di 100 milioni di dollari in un solo fine settimana. Super-incassi, a fronte di super-protagonisti...
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L’importanza del film “Spider-Man”
Anche grazie a quel bacio, “Spider-Man” ha aperto la strada a un filone che oggi è assai battuto. Il sottogenere dei film basati sui personaggi dei fumetti deve molto a quella pellicola di Raimi con Maguire. Grazie a loro, regista e protagonista, le pellicole dedicate ai supereroi sono state considerate dagli studios non soltanto come realizzabili ma addirittura come proverbiali galline dalle uova d'oro, dove con uova d'oro si intende anzi uova verdi, del colore dei dollari al botteghino, insomma.
Oltre a “Spider-Man”, anche “X-Men” del 2000 ha dato un enorme apporto a questo filone.
Tobey Maguire ha interpretato Peter Parker/Spider-Man in altri due film prima che il franchise venisse affidato ad Andrew Garfield, seguito poi da Tom Holland.
L'anno scorso tutti e tre gli attori che negli anni si sono calati nella leggendaria tuta rossa e blu sono apparsi insieme sullo schermo grazie al film “Spider-Man: No Way Home”, capitolo Sony-Marvel che è diventato il film con il maggior incasso del 2021 e il sesto film con il maggior incasso di tutti i tempi.