Beverly Hills Cop 4, Mark Molloy dirigerà il film per Netflix

Cinema
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Eddie Murphy

Il nuovo capitolo di Beverly Hills Cop, il quarto, ha finalmente un regista definitivo. Si tratta di Mark Molloy, tanta esperienza negli spot pubblicitari e al debutto nella direzione di una pellicola

È in arrivo una piacevole notizia per i fan della commedia poliziesca americana e, più precisamente, di Axel Foley, protagonista del cult Beverly Hills Cop. La trilogia iniziata nel 1984 e chiusasi nel 1994 è pronta per arricchirsi di un nuovo capitolo, il numero 4, che vedrà ancora Eddie Murphy come protagonista principale. La pellicola, la cui realizzazione risale già al 2020 ma che, per svariati motivi, non è ancora partita, ha finalmente un nuovo e definitivo regista. Dopo gli addii di Adil El Arbi e Bilall Fallah, che hanno scelto di abbandonare la produzione di Beverly Hills Cop 4 per dedicarsi al film Batgirl, incentrato sull’eroina di Gotham City, è stato ufficializzato il nome del nuovo regista che sarà Mark Molloy.

Un debuttante per un grande classico

Mark Molloy ha diverse esperienze in ambito televisivo, ma curiosamente il quarto capitolo di Beverly Hills Cop sarà la sua prima esperienza come regista di una pellicola. Mark Molloy, infatti, ha perlopiù contributo a spot pubblicitari per importanti marchi come la Apple, la Nissan e la Go Daddy. Egli si avvarrà della collaborazione di Jerry Bruckheimer, quest’ultimo in qualità di produttore.  Non c’è ancora una data ufficiale dell’uscita del quarto capitolo di Beverly Hills Cop 4, ma l’unica certezza è che non lo vedremo al cinema. Infatti, nel 2019 la Paramount ha ceduto i diritti del lungometraggio alla piattaforma Netflix, che si appresta così ad arricchire il proprio ventaglio di scelte con un cult che ha fatto la storia non solo negli Stati Uniti, ma in tutto il globo.

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Beverly Hills Cop tra le 100 commedie più importanti in America

L’AFI 100 Years… 100 Laughs è una classifica che fa parte delle AFI 100 Years… series, stilate ogni anno a partire dal 1998 dall’American Film Institute, che tiene conto dei migliori 100 film della commedia americana. I giudici, che hanno potuto scegliere tra oltre 500 pellicole, sono ovviamente personalità che riguardano il mondo dello spettacolo come registi, attori, sceneggiatori, dirigenti delle case di produzione, ma anche tecnici e critici. La selezione dei film all’interno di questa classifica doveva tenere conto di quattro aspetti fondamentali. Innanzitutto, il formato perché il film in questione doveva essere lungo più di sessanta minuti. La seconda caratteristica è la nazionalità, cioè deve essere un film in lingua inglese, con apporto creativo e finanziario però dagli Stati Uniti. Passiamo poi al punto dedicato al divertimento: a prescindere dal genere, il lungometraggio doveva presentare come elemento cardine quello della comicità. Infine, l’ultimo aspetto per entrare a far parte della classifica è l’impatto culturale, cioè l’influenza sugli artisti e sul pubblico nel corso del tempo.

Tutte caratteristiche, dunque, che rientrano pienamente in Beverly Hills Cop, che si colloca così al 63° posto in questa speciale classifica. Il podio, invece, è così formato: prima posizione per A qualcuno piace caldo di Billy Wilder del 1959, secondo posto per Tootsie di Sydney Pollack del 1982 e, infine, gradino più basso occupato da Il dottor Stranamore – Ovvero: come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare la bomba di Stanley Kubrick del 1964.

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