Batman, Michael Keaton: "Lascia il ruolo per divergenze artistiche con Schumacher"

Cinema

Gabriele Lippi

L'attore, che aveva interpretato il Cavaliere Oscuro nei primi due film targati Burton, avrebbe dovuto tenere il ruolo anche nei successivi capitoli del franchise. Ma uno scontro di vedute col nuovo regista lo spinse al passo indietro

Da poco è tornato dentro il suo vecchio costume da Batman scherzando su come gli calzi ancora a pennello nonostante gli anni passati. Ora Michael Keaton ha deciso di spiegare perché decise di gettare la maschera da pipistrello e abbandonare un ruolo che lo aveva reso particolarmente popolare all’inizio degli anni ’90. Potremmo chiamarle, in breve, divergenze artistiche, il succo è che Keaton non digerì troppo il brusco cambio di rotta preso dal franchise col passaggio di testimone alla regia tra Tim Burton (rimasto come produttore) e Joel Schumacher.

L'addio da Batman Forever

Keaton era stato scelto per interpretare Bruce Wayne anche in Batman Forever, il primo dei due film diretti da Schumacher, ma lasciò la truppa a progetto in corso. Alla base della sua scelta uno scontro col nuovo regista sulla direzione da far prendere al personaggio, con una svolta molto più leggera, più nello spirito dei fumetti degli anni ’60 e ’70 che nella nuova era cominciata da Il Ritorno del Cavaliere Oscuro di Miller in poi.

"SI È SEMPRE TRATTATO DI BRUCE WAYNE"

“Per me è sempre stato Bruce Wayne – ha spiegato Keaton in un’intervista al podcast In The Envelope – non si è mai trattato di Batman. So che il titolo del film è Batman, che è estremamente iconico, cool e culturalmente rilevante e, grazie a Tim Burton, artisticamente rilevante. Ma fin dall’inizio sapevo che al centro c’era Bruce Wayne. Questo era il segreto. Non ne ho mai parlato. Batman, Batman, Batman fa questo, e continuavo a dirmi ‘Tutti voi vi sbagliate’. Bruce Wayne. Che genere di persona si comporta così? Chi può diventare così?”.

"LUI NON CAMBIAVA IDEA"

Keaton ha poi proseguito parlando dell’incontro e dello scontro con Schumacher, senza nemmeno citarlo per nome ma riferendosi a lui come “il regista che ha diretto il terzo film”. “Ho semplicemente detto ‘Non ce la posso fare’ – ha raccontato l’attore – e una delle ragioni per cui non lo potevo fare era – e lo sapete, era una persona abbastanza buona, è morto, e non ne parlerei male nemmeno se fosse ancora vivo – è che, dopo più di un paio di incontri in cui io avevo continuato a provare a convincerlo che la direzione fosse sbagliata, lui semplicemente non si era spostato di un millimetro”.

LA VISIONE DI SCHUMACHER

Keaton ha spiegato di aver detto chiaramente a Schumacher che avrebbe abbandonato il ruolo se l’atmosfera fosse cambiata rispetto a quella tetra e grottesca dei film di Burton. Schumacher avrebbe risposto all’attore: “Non capisco perché tutto debba essere così scuro e ogni cosa così triste”. A quel punto Keaton racconta di avergli detto: “Aspetta un minuto, lo sai come quest’uomo è arrivato a essere Batman? Hai letto… Voglio dire, è piuttosto semplice”.

LA SECONDA CHANCE DI KEATON

La vita però concede sempre una seconda chance, così Keaton, a 29 anni dall’ultima volta che ha indossato quel costume, tornerà a essere Batman al cinema in The Flash, la cui uscita è prevista per il 4 novembre, e lo sarà anche in Batgirl, il film HBO anche questo previsto per il 2022. Per la gioia dei fan più nostalgici.

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