Festa del Cinema di Roma 2021, Premio alla carriera per Tim Burton. FOTO
Il riconoscimento al regista, sceneggiatore, produttore e animatore statunitense è il secondo assegnato dalla kermesse capitolina dopo quello attribuito a Quentin Tarantino. L'autore di capolavori come "Edward Mani di Forbice" e "La sposa cadavere" è stato accolto da una vera e propria ovazione da parte dei suoi fan durante "l'Incontro ravvicinato" con il pubblico
Il regista americano Tim Burton ha ricevuto il premio alla Carriera alla Festa del Cinema di Roma 2021. È il secondo riconoscimento di questo tipo che viene assegnato dalla kermesse capitolina di quest'anno dopo quello a Quentin Tarantino
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Con lui, per tutta la giornata di incontri della kermesse, c'è stato il suo cagnolino che ha portato anche sul tappeto rosso insieme ai figli Nell e Billy Ray
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Burton, sin dalla seconda metà degli anni Ottanta, è considerato uno degli autori più originali del panorama statunitense, in grado di portare sul grande schermo un universo visivo immediatamente riconoscibile
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Regista, sceneggiatore, ma anche scrittore, animatore e disegnatore statunitense, è noto per il suo cinema dalle ambientazioni spesso fiabesche e gotiche e le tematiche incentrate sull'emarginazione e la solitudine. Da Batman a Edward mani di forbice, da La sposa cadavere a Big Fish, Burton immerge lo spettatore in un mondo fatto di atmosfere cupe, popolato di figure stravaganti e solitarie, spesso condannate a vivere in una sorta di irrecuperabile anormalità
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Burton è stato candidato all'Oscar per due volte, pur non vicendolo mai: la prima per il miglior film d'animazione nel 2006 con "La sposa cadavere", e la seconda nel 2013 nella stessa categoria con "Frankenweenie". A livello mondiale i suoi film hanno incassato oltre 4 miliardi di dollari rendendolo uno dei registi di maggior successo commerciale della storia del cinema
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Sono noti i suoi sodalizi con l'attore Johnny Depp e con l'attrice e sua ex compagna di vita Helena Bonham Carter. All'Italia Burton deve un altro riconoscimento, il Leone d'oro alla carriera consegnatogli nel 2007 dal Festival del cinema di Venezia. Tale premio lo fece divenire il più giovane regista della storia ad aver conseguito il riconoscimento
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Il suo stile originale ha fatto sì che ormai si sia coniato per lui l'aggettivo "burtoniano" proprio a suggello di determinate caratteristiche che lo rendono unico. Tipica della sua cinematografia è il dysfunctional kid presente in tanti suoi film. Il suo personaggio ideale è l'outsider, il frutto dell'emarginazione provocata dal rapporto mostro-uomo
Fin dall'infanzia Burton ha provato interesse verso i mostri considerati esseri bizzarri ma più vicini che mai alla realtà e capaci più di tutti di suscitare emozioni profonde. Altro tema principale della sua cinematografia è la dialettica tra vita e morte: il mondo dei morti viene rappresentato come colorato e allegro in antitesi a un mondo dei vivi decisamente grigio
All'incontro con il pubblico, il regista americano ha confessato scherzando: "Ho paura di stare qui a rispondere alle domande, stanotte non ho dormito per questo". Con lui, presenza fissa per tutta la giornata il cagnolino Levy. Burton è stato accolto da una vera e propria ovazione da parte dei suoi fan e il suo "incontro ravvicinato" è andato sold out nel giro di cinque minuti dal momento in cui si sono aperte le prenotazioni. Il regista ha parlato in una sala strapiena ed è stato preso d'assalto da ragazzi e ragazze pronti a tutto per un suo autografo
Sulla possibilità di fare un altro Dumbo, Tim Burton ha risposto che "Disney in quel caso mi ha fatto sentire Dumbo, mi è venuto un esaurimento nervoso dopo quell'esperienza''. Mentre sull'Oscar mai preso ha scherzato: "Non so perché non l'ho mai preso, però ha avuto un Golden Globe". E poi ha aggiunto ridendo: "No, non è vero, non ho avuto nemmeno quello, ma solo una nomination"
Tim Burton sul red carpet con il suo cagnolino Levi
