Festa del Cinema di Roma, Pif presenta E noi come stronzi rimanemmo a guardare. VIDEO

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L'interprete regista parla del suo nuovo film Sky Original: "Anche se il tono è lieve e di commedia, il film ha un messaggio politico". Un appello a ribellarsi alla dittatura degli algoritmi di cui è preda il protagonista interpretato da Fabio De Luigi. "Ma in quel tutti mi ci metto anche io", dice Pif

E noi come stronzi rimanemmo a guardare. È questo il titolo del film Sky Original, prodotto da Wildside, Vision Distribution e I Diavoli, che Pif ha presentato il 23 ottobre alla Festa del Cinema di Roma come evento speciale. Alla conferenza stampa hanno partecipato il regista, sceneggiatore e interprete Piflo sceneggiatore, Michele Astori, il cast, Fabio De Luigi e Ilenia Pastorelli, il CEO di Wildside, Mario Gianani. In prima fila Antonella d’Errico, Executive Vice President Programming di Sky Italia, Massimiliano Orfei,  Amministratore Delegato di Vision Distribution e l’attore Eamon Farren. Potete vedere l'intervista di Denise Negri a Pif nel video in alto su questa pagina.

"Un messaggio politico"

“Anche se il tono è lieve e di commedia, con Fabio De Luigi protagonista con Ilenia Pastorelli e me stesso e Eamon Farren nel cast, il messaggio è politico", ha spiegato Pif, al secolo Pierfrancesco Diliberto, che sabato 23 ottobre torna su Sky con le nuove puntate de Il Testimone. A essere criticato, "è il nostro atteggiamento attendista, di aspettare una qualche reazione su quella che sempre di più si sta trasformando in una tecno-schiavitù ma se sulla privacy penso ci sia ben poco da fare essendocela venduta per tre tazzine nelle tessere punti dei supermercati che furono antesignani di questi adulazioni, sugli algoritmi che ci impongono ritmi di lavoro penso che si debba fare qualcosa, svegliarci e far capire ai governi, alle istituzioni che oltre un limite non si può andare". Sarà quindi un algoritmo a renderci schiavi: "Già lo sta facendo, siamo tracciati passo passo, i nostri gusti, le preferenze di qualunque cosa ma quel che è peggio è sul lavoro, la tecnologia che tanto doveva aiutarci e migliorare le nostre vite, è una dittatura che dà il timing per ogni cosa, indirizza strade e persino quando fare le pause come accade per i rider ", prosegue Pif.

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LA TRAMA DEL FILM

Arturo è un manager rampante che, senza sospettarlo, introduce l’algoritmo che lo renderà superfluo nella sua azienda. Perde così in un solo colpo fidanzata, posto di lavoro e amici. Per non rimanere anche senza un tetto si adatterà a lavorare come rider per FUUBER, una grande multinazionale, colosso della tecnologia. L'unica consolazione alla sua solitudine è Stella, un ologramma nato da una app sviluppata dalla stessa FUUBER. Ma dopo la prima settimana di prova gratuita, quando Arturo è ormai legato alla figura di Stella, lui non può permettersi di rinnovare l’abbonamento. Arturo si troverà così costretto a darsi da fare per ritrovare l'amore e la libertà, ammesso che esistano davvero…

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IL CAST DEL FILM

Il film, scritto da Michele Astori e Pierfrancesco Diliberto, è liberamente ispirato al concept “Candido e la tecnologia”, del collettivo I Diavoli. I protagonisti sono Fabio De Luigi (Ridatemi Mia Moglie, Tiramisù, La Befana Vien Di Notte 2 – Le Origini) e Ilenia Pastorelli (C’era Una Volta Il Crimine, Non Ci Resta Che Il Crimine, Brave Ragazze). Con loro nel cast, Pif (In Guerra Per Amore, La Mafia Uccide Solo d’Estate), Valeria Solarino (Dolcissime, A Casa Tutti Bene, Moschettieri dei Re – Penultima Missione), Maurizio Marchetti (Primula Rossa, Tuttapposto, La Fuitina Sbagliata), Maurizio Lombardi (School of Mafia, Tigers, The Nest – Il Nido) e con Eamon Farren (La Vedova Winchester, Lion – La Strada Verso Casa, Chained). La direzione della fotografia è affidata a Manfredo Archinto e Arnaldo Catinari, la scenografia a Monica Vittucci, il montaggio a Ilaria Fraioli, i costumi a Cristiana Ricceri.

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UN TITOLO CHE È ANCHE AUTOCRITICA

Il titolo riguarda tutti, non esclude nessuno: “Mi ci metto anche io – chiarisce Pif – non è che voglio fare il maestrino, ma è arrivato il momento di partire dalla nostra consapevolezza su quello che stanno diventano le nostre vite dominate dal capitalismo tecnologico che ci ossessiona e ci domina”. Il film sarà in sala per tre giorni, il 25, 26, 27 ottobre.

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