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"L'uomo che vendette la sua pelle", al cinema dal 7 ottobre il film con Monica Bellucci

Cinema

Candidato Oscar 2021, Premio Orizzonti per il miglior attore a Yahya Mahayni alla Mostra di di Venezia 2020, arriva nelle sale cinematografiche italiane (distribuito da Wanted Cinema), la pellicola ambientata nel mondo dell'arte e diretta dalla regista tunisina Kaouther Ben Hania

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L'uomo che vendette la sua pelle è incentrato sul personaggio di Sam Ali, un giovane siriano sensibile e impulsivo, che fugge dalla guerra lasciando il suo paese per il Libano. Per poter arrivare in Europa e vivere con l’amore della sua vita, accetta di farsi tatuare la schiena da uno degli artisti contemporanei più intriganti e sulfurei del mondo. Trasformando il proprio corpo in una prestigiosa opera d’arte, Sam finisce per rendersi conto che la sua decisione potrebbe non significare la libertà.

Candidato Oscar 2021 per Miglior film internazionale. Vincitore del premio Inclusione Edipo Re a Venezia e miglior attore a Venezia 77 nella sezione Orizzonti all'attore protagonista Yahya Mahayn, l'uomo che vendette la sua pelle arriva nelle sale cinemagrafiche italiane dal 7 ottobre, distribuito da Wanted Cinema.  Ispirato alla famosa opera d’arte vivente Tim 2006-2008, dell’artista belga Wim Delvoye (che si concede un cameo all'interno del film), il lungometraggio di Hania ha rappresentato la prima nomination agli Academy Awars per la Tunisia. Nel casta anche Monica Belluci. In un'inedita versione bionda, l'attrice italiana interpreta Soraya, gallery d'arte senza troppi scrupoli

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Le parole della regista  Kaouther Ben Hania

"L'uomo che vendette la sua pelle  è nato dall’incontro di due mondi. Il mondo dell’arte contemporanea, e in particolare l’opera dell’artista belga Wim Delvoye (Tim, 2006), e il mondo dei rifugiati politici, in particolare i rifugiati siriani che devono combattere con documenti e permessi di soggiorno... Mi sono chiesta: “Cosa accadrebbe se... un artista famoso offrisse a un rifugiato di diventare una sua opera per ottenere la libertà di movimento?” Così è nato il viaggio di Sam Ali: un giovane rifugiato pieno di passione gettato in un mondo cinico. Un uomo normale costretto a un’avventura straordinaria. Il film è anche una storia d’amore in cui il protagonista, separato dalla donna che ama, perde la dignità – e la pelle – per cercare di raggiungerla. E ancora, cosa significa essere liberi quando il gioco è truccato, quando non si ha la possibilità di scegliere? The Man Who Sold His Skin è un’allegoria sulla libertà personale in un sistema iniquo e tratta l’ampio spettro di significati legati ai problemi del nostro mondo reale."

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