La notizia è contenuta in un tweet del giornalista Matt Neglia. Spunta l'ipotesi di non sovrapporre il titolo con altre produzioni
Il progetto di una nuova versione per lo schermo di “Pinocchio” è cosa nota tra gli appassionati di cinema e gli addetti ai lavori, ma gli aggiornamenti sulla lavorazione non sono positivi. La produzione è infatti slittata di un anno e si riprenderà a parlare dell'uscita del titolo nel 2022.
La fonte della notizia è il giornalista capo redattore della rivista Next Best Picture, Matt Neglia, considerato un'autorità e dunque molto attendibile. Nel tweet postato sul suo profilo personale non sono contenute ulteriori specifiche né i motivi dello spostamento dei lavori: è possibile che l'idea sia quella di non sovrapporre questo titolo con altre opere in uscita del regista.
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In attesa del film dal 2018
In assenza di altre motivazioni note, l'unica ipotesi plausibile per giustificare lo slittamento al 2022 dell'uscita di “Pinocchio” di Guillermo Del Toro è la comune volontà del regista e di Netflix di non creare caos con la promozione del titolo con altri lavori diretti dallo stesso autore. Il prossimo dicembre, uscirà infatti “Nightmare Alley”, thriller psicologico basato sull'omonimo romanzo di William Lindsay Gresham con un cast stellare composto, tra gli altri, da Bradley Cooper, Cate Blanchett, Rooney Mara, Paul Anderson. È possibile dunque che Netflix, per cui “Pinocchio” è in distribuzione, voglia riservare al progetto il giusto spazio. Del resto, a proposito di questo nuovo adattamento della favola di Collodi si è già parlato molto sia in rete che sui media dal momento che il progetto è stato annunciato nel lontano 2018. Da allora lo stesso Del Toro ha rilasciato diverse dichiarazioni che racchiudono l'entusiasmo per una storia che voleva realizzare da sempre.
L'autore premio Oscar per “La forma dell’acqua” ha raccontato di un legame personale col personaggio di Collodi, un innocente a contatto con la vita reale. Il film è inoltre un'occasione per sviluppare un nuovo racconto ambientato in un'epoca oppressa da un regime totalitario: l'autore ha deciso di sviluppare la storia di Pinocchio collocandola negli anni Trenta. Tra i precedenti del regista, in questo senso, si annoverano “Il labirinto del Fauno” e “La spina del Diavolo”, ambientati nella Spagna franchista.
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Il team stellare di doppiatori
Nel cast vocale del film d'animazione il protagonista burattino avrà la voce dell'esordiente Gregory Mann, mentre molto noti sono gli altri doppiatori: Ewan McGregor nel ruolo del Grillo Parlante e David Bradley in quello di Geppetto. Non si conosce ancora la posizione di altri doppiatori che prenderanno parte al progetto ma che sono stati già annunciati, tra questi: Cate Blanchett, John Turturro, Ron Perlman, Tilda Swinton, Christoph Waltz, Finn Wolfhard, Tim Blake Nelson e Burn Gorman.