Doppietta storica per la regista cinese Chloé Zhao che vince come miglior film e miglior regia. Premiata come migliore attrice Frances McDormand, mentre quello come miglior attore va a Anthony Hopkins. Nessuna statuetta per la Pausini e per "Pinocchio" che era candidato per i migliori costumi e per il miglior trucco e acconciatura
H.E.R. spera in un EGOT (ossia i 4 premi principali)
H.E.R., vincitrice dell'Oscar per la miglior canzone (da "Judas and the Black Messiah”), si augura di vincere un EGOT nella sua già rosea carriera. Questa sigla è un acronimo e si riferisce a chi ha vinto i quattro premi principali nell'ambito dell'intrattenimento statunitense: un Emmy, un Grammy, un Oscar e un Tony Award.
">https://twitter.com/Variety/status/1386528671096246272">
Il discorso emozionante di Chloé Zhao che parla della sua infanzia e della bontà intrinseca
La regista che questa notte ha fatto la storia ha parlato della sua infanzia, dei momenti trascorsi con il padre grazie al quale ha coltivato l'amore per la poesia. E ha parlato della bontà intrinseca in ciascuno di noi
Oscar 2021, Chloé Zhao parla della sua infanzia
Leggi su Sky TG24 l'articolo Oscar 2021, la regista Chloé Zhao parla della sua infanzia e della bontà intrinseca in noi ">https://twitter.com/FredTJoseph/status/1386527178209300482">
L'insolita gestione della scaletta ha lasciato interdetti molti spettatori, specialmente chi si aspettava la vittoria (in effetti apparentemente scontata) di Chadwick Boseman come miglior attore protagonista. Il fatto che la categoria fosse stata lasciata per ultima ha fatto crescere le attese, e il fatto che invece il vincitore sia stato a sorpresa Anthony Hopkins ha il sapore della beffa. Questo è il caustico commento di un giornalista del New York Times.
">https://twitter.com/RobertIger/status/1386525918701572096">
Tra i trionfatori dell'edizione c'è sicuramente la Disney, che attraverso la Pixar incassa i due Oscar per "Soul" e attraverso Searchlight Pictures festeggia il trionfo di "Nomadland" con il suo presidente Robert Iger.
">https://twitter.com/HERMusicx/status/1386526646618963971">
In un'edizione un po' old-style, in cui tre dei quattro attori premiati superano i 60 anni, uno dei volti più freschi della serata è H.E.R., vincitrice dell'Oscar per la miglior canzone (da "Judas and the Black Messiah")
Miglior attore, vince Anthony Hopkins
La più grande sorpresa della serata arriva, nella miglior tradizione hollywoodiana, proprio nel finale, con il premio riservato al miglior attore protagonista, annunciato da Joaquin Phoenix. Sembrava scontata la vittoria "postuma" di Chadwick Boseman, invece l'Academy premia il gigantesco Anthony Hopkins di "The Father": l'attore, 83 anni compiuti lo scorso 31 dicembre, non era presente in sala e nemmeno collegato. Vince così a distanza il suo secondo Oscar, dopo quello per "Il silenzio degli innocenti".
Miglior attrice, vince Frances McDormand
Renée Zellweger annuncia l'Oscar per la miglior attrice protagonista, una delle categorie più incerte della serata. E vince Frances McDormand, che torna sul palco pochi minuti dopo esserci scesa per il premio al miglior film. La sua Fern di "Nomadland" le vale il terzo Oscar in carriera dopo quelli nel 1997 per "Fargo" e nel 2018 per "Tre manifesti a Ebbing, Missouri". Discorso molto stringato: "A me lavorare piace, grazie per questo premio".
Miglior film, vince "Nomadland"
L'Oscar 2021 stravolge le sue liturgie e non premia la categoria principale per ultima, ma qualche minuto prima, preferendo lasciare la passerella finale ad attori e attrici: così è Rita Moreno, storico volto di West Side Story, ad annunciare l'Oscar per il miglior film. Nessuna sorpresa: vince il favoritissimo "Nomadland", già gratificato un'ora fa con l'Oscar per la miglior regia. E' una delle vittorie più "politiche" della storia degli Oscar, che riguarda però un film molto delicato e contro-corrente nel raccontare la poetica della deriva di una donna di 60 anni (Frances McDormand) che si ritrova senza lavoro e senza causa, ma non per questo priva di energie e forza di volontà. "Guardate il nostro film sullo schermo più grande possibile, e andate a vedere al cinema tutti i film presentati stasera", ha detto l'attrice, che ha chiuso facendo il verso all'ululato dei lupi: un omaggio alla natura di Nomadland, un richiamo alle radici dell'America profonda.
In Memoriam, l'omaggio dell'Academy a Morricone
Angela Bassett introduce il tradizionale "In Memoriam", il tributo agli artisti scomparsi negli ultimi dodici mesi: un appuntamento reso ancora più sentito da un anno contraddistinto dalla pandemia. Tra le persone ricordate, naturalmente, anche il maestro Ennio Morricone, vincitore di un Oscar alla carriera e di un Oscar "vero e proprio" per "The Hateful Eight" di Quentin Tarantino; il produttore Alberto Grimaldi e il direttore della fotografia Giuseppe Rotunno, in una carrellata di nomi e volti che si è conclusa con Sean Connery e Chadwick Boseman.
Miglior canzone, vince "Judas and the Black Messiah"
Zendaya premia anche la miglior canzone. E l'Oscar purtroppo non premia l'Italia: vince "Fight for you" della 24enne H.E.R., star del r&b contemporaneo, che ha composto la colonna sonora di "Judas and the Black Messiah". Niente da fare per Laura Pausini, che arrivava da favorita dopo la vittoria del Golden Globe.
Miglior colonna sonora, vince "Soul"
E' arrivato il grande momento atteso dagli appassionati italiani: Zendaya premia le due categorie musicali. Si parte dalla colonna sonora e i premiati sono come da pronostico Trent Reznor, Atticus Ross e Jon Batiste per "Soul", il film d'animazione Pixar che gira tutto intorno al jazz. I primi due erano in gara anche per "Mank" di David Fincher e la cosa non deve stupire, visto che il fondatore dei Nine Inch Nails aveva già vinto la statuetta per "The Social Network" nel 2011.
E dopo l'interruzione pubblicitaria, toccherà alle categorie musicali... sale la tensione per Laura Pausini!
Miglior montaggio, vince "Sound of Metal"
Il vecchio leone Harrison Ford scherza sulla complicata genesi di "Blade Runner" e premia il miglior montaggio: l'Oscar va a "Sound of Metal", e dunque seconda statuetta che finisce in Danimarca dopo quella per Vinterberg. Il vincitore è infatti Mikkel E. G. Nielsen, primo montatore scandinavo a ricevere prima una nomination e ora addirittura l'Oscar per questo film che racconta e "scompone" la malattia del protagonista in modo anche tecnicamente geniale.
Miglior fotografia, vince ancora "Mank"
Dopo aver premiato la scenografia, Halle Berry premia anche la miglior fotografia: doppietta in meno di cinque minuti per "Mank", che si aggiudica il secondo Oscar con Erik Messerschmidt, collaboratore del regista David Fincher fin dai tempi di "Gone Girl" (dov'era stato tecnico delle luci) e poi in "Mindhunter".
Miglior scenografia, vince "Mank"
L'atmosfera si scalda perché si avvicinano le categorie più nobili: la statuetta per la miglior scenografia se l'aggiudica Mank, finalmente al primo Oscar di serata (sarà anche l'unico?). A ritirare il premio Jan Pascale e Donald Graham Burt, che con Fincher aveva già vinto l'Oscar nel 2009 per "Il curioso caso di Benjamin Button".
Miglior attrice non protagonista, vince Yoon Yeo-jeong
Vincitore dell'Oscar 2020 come miglior attore non protagonista per "C'era una volta a Hollywood", Brad Pitt ha premiato la miglior attrice non protagonista: la sudcoreana Yoon Yeo-jeong, 74 anni a giugno, a cui va certamente il premio per il miglior attacco di discorso: "Mister Pitt, felice di conoscerla!", prima di ironizzare con i presenti sulla corretta pronuncia del proprio nome. In "Minari" interpreta il ruolo di Soon-ja. Ancora una volta a secco Glenn Close, cui non rimane che applaudire un'altra vincitrice per l'ottava volta su otto nomination.
Migliori effetti speciali, vince "Tenet"
E' Steven Yeun, protagonista di "Minari", ad annunciare l'Oscar per gli effetti speciali che va a "Tenet", il film di Christopher Nolan del tutto snobbato in quest'edizione, ma certamente contraddistinto da scene e invenzioni mai viste prima sul grande schermo. A ricevere il premio Andrew Jackson, David Lee, Andrew Lockley e Scott Fisher.
Chloé Zhao a Sky Tg24: 'Con il cinema supero la mia timidezza'. VIDEO
Chi é Chloé Zhao, la regista cinese premio Oscar per "Nomadland"? Sky l'ha intervistata il mese scorso...Miglior documentario, vince "Il mio amico in fondo al mare"
L'Oscar come miglior documentario va a "Il mio amico in fondo al mare" ("The Octopus Teacher") di Craig Foster, Pippa Ehrlich e James Reed, storia affascinante della relazione impossibile tra un umano e un polpo sui fondali dell'Oceano: un lavoro avveniristico con echi di James Cameron, girato nei fondali della "kelp forest" nei pressi di Città del Capo, in Sudafrica.
Miglior cortometraggio documentario, vince "Colette"
L'Oscar per il miglior cortometraggio documentario va al francese "Colette" di Anthony Giacchino e Alice Doyard, che racconta la vita di Colette, entrata da giovane della Resistenza francese in lotta contro i nazisti, che si rifiuta di mettere piede in Germania dal 1945. Questo cambia quando una studentessa di storia di nome Lucie entra nella sua vita e la incoraggia a visitare il campo di concentramento dove i nazisti hanno ucciso suo fratello Jean-Pierre. Il film segue Colette mentre viaggia con Lucie verso ciò che rimane del campo di lavori forzati.