Cinefili in crisi d'astinenza, nasce il primo cinema-hotel del mondo

Cinema

Camilla Sernagiotto

Hotel Paradiso

Si chiama Hotel Paradiso, in omaggio alla pellicola di Tornatore, ed è l’albergo parigino che inaugura per la prima volta la formula della suite-sala di proiezione. Con 32 camere dotate di maxischermo, due suite che comprendono una vera e propria sala cinematografica privata e un cinema all’aperto sulla terrazza, è un inedito modo per gustarsi la settima arte, comodamente sdraiati sul letto. 

Quanto ci manca il cinema inteso come sala in cui celebrare il sacro rito della fruizione filmica? Quel rito fatto anche di pop-corn, di inviti assai scocciati a fare silenzio provenienti dalla fila dietro, di “ohhhh” in coro nei momenti di suspence della pellicola proiettata… Insomma: tutto ciò che un cinefilo ama al di là del prodotto sullo schermo è quello che ci sta mancando enormemente in questi tempi pandemici.

Il destino ingrato delle sale da quando il Covid-19 è diventato protagonista delle nostre vite ha fatto enormemente soffrire innanzitutto chi con quelle sale ci campa (parliamo dell’intera filiera) sia i fan della magia dello spegnimento delle luci mentre i titoli di testa si srotolano sul grande schermo.

L'Hotel Paradiso, il primo cinema-hotel del mondo

Nell’attesa di conoscere cosa accadrà prossimamente alla sala cinematografica (cinema e teatri avrebbero dovuto riaprire nell'ipotizzata data del 27 marzo nelle Regioni gialle), godiamoci un viaggetto ovviamente virtuale (di questi tempi va così) in quel di Parigi.


Proprio nella ville lumière ha aperto i battenti il primo cinema-hotel al mondo, battezzato con il nome di Hotel Paradiso con un chiaro riferimento che omaggia la celebre pellicola di Giuseppe Tornatore.

 

Si tratta di un albergo per patiti della settima arte, con 34 camere dotate di maxischermo, due suite con sala di proiezione privata, sei sale cinematografiche sparse della società di produzione MK2 (degli stessi proprietari dell’hotel) e un delizioso cinema all’aperto sul rooftop, la terrazza sul tetto che affaccia su Parigi.

Ciascuna delle camere è attrezzata con videoproiettori high-tech, tablet che permettono di far partire i film, regolare la musica e abbassare le luci. E per chi ama oltre al cinema anche il relax totale, c’è pure la possibilità in alcune stanze di guardare i film in ammollo, con una fruizione direttamente dalla vasca da bagno...

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Un miraggio per cinefili

In questo periodo storico in cui le sale cinematografiche sono off limits, il progetto inaugurato dai fratelli Nathanaël assieme Elisha Karmit, proprietari della società di produzione MK2, è da un lato un miraggio per i cinefili e dall’altro una vera e propria oasi in cui trovare ristoro filmico, con le modalità che così tanto ci mancano.

L’Hotel Paradiso non è certo la trovata dell’ultima ora e nemmeno la risposta pronta alle restrizioni in campo cinematografico causate dall’emergenza sanitaria: è frutto di ben 15 anni di lavoro.

Nel team variegato di professionisti che hanno lavorato alacremente a questo sogno ci sono gli architetti Daniel Vaniche e Paula Castro, la decoratrice Alix Thomsen, l’art director Sarah Kahn, il lighting designer Philippe Collet, artisti come JR e Christian Boltanski, il musicista e cantante Woodkid e lo stilista Alexandre Mattiussi. Il mondo dello spettacolo in ogni sua declinazione è sceso in campo per dare il la all’Hotel Paradiso. Anzi: per dare il ciak, rimanendo in tema…

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L’inaugurazione dopo quindici anni di certo arriva nel peggior momento storico per il mondo intero (e per gli hotel, dato che è consentito viaggiare solo per determinate esigenze) ma nel “miglior” momento per la formula albergo-cinema, con le sale chiuse per le restrizioni imposte dalla pandemia.

 

Pare infatti che l’Hotel Paradiso sia diventato il punto d’appoggio per tutti quei professionisti che hanno la necessità di fare visionare il girato a gruppi ristretti (e ben distanziati, separati addirittura da pareti di suite e camere) di persone.

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