Babylon, Emma Stone lascia il film: pronta Margot Robbie?

Cinema

Un film ambientato nella Hollywood a cavallo tra cinema muto e sonoro, in arrivo in sala nel 2022

Emma Stone dice addio al cast di “Babylon”, nuovo film di Damien Chazelle, regista di “La La Land”, che ha consegnato tra le mani dell’attrice l’Oscar come miglior attrice protagonista. Una notizia sorprendente, considerando il rapporto instaurato tra regista e interprete e, stando a quanto riportato da “Deadline”, sarebbe già pronta Margot Robbie per sostituirla.

Quest’ultima non è ancora certa del ruolo, che la vedrebbe al fianco di Brad Pitt. Le parti sono attualmente in trattativa. Tornando a Emma Stone, nessuna problematica con Chazelle alla base dell’addio al cast. A impedirle di recitare in “Babylon” sono degli impegni pregressi. Una problematica alquanto comune in questo 2020, considerando le tante modifiche apportate ai calendari a causa del Covid-19 (LO SPECIALE - GLI AGGIORNAMENTI LA MAPPA). 

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Il progetto Babylon

Sul finire del 2019 la pellicola era stata acquistata dalla Paramount. Il piano inziale era quello di riuscire a girare il film nel corso della seconda metà di quest’anno. Si sarebbe dunque effettuato un lancio limitato a Natale 2021, per poi prepararne uno più esteso per gennaio 2022, in piena corsa per gli Oscar. I rallentamenti dovuti alla pandemia globale hanno però causato degli slittamenti e, infine, un conflitto di tempistiche per la Stone.

Babylon, cosa sappiamo

Margot Robbie dovrebbe interpretare il personaggio di Clara Bow, se le trattative dovessero concludersi positivamente. Si tratta di una vera e propria diva, di un sex symbol della Hollywood di un tempo. Una carriera stellare, con circa 60 pellicole tra cinema muto e sonoro. Un ruolo rischioso, considerando come il personaggio sia realmente esistito. A ciò si aggiunge il peso della sua fama, essendo stata una delle poche dive a passare dal muto al sonoro, mantenendo intatta la propria statura.

Il protagonista, interpretato da Brad Pitt, sarà invece soltanto ispirato alla figura di John Gilbert. Una star del cinema muto, amante di Greta Garbo, incapace di adattarsi al mondo del sonoro. Tante le storie sul suo conto, che potrebbero trovare spazio all’interno del progetto di Chazelle. Voci di corridoio, mai provate, sostengono infatti che la MGM avesse alterato il mixaggio della sua voce, così da danneggiare la carriera dell’attore. Il tutto per riuscire a recedere dall’oneroso contratto pluriennale siglato. Da stella del cinema ad alcolizzato depresso in pochi anni. La Grande Depressione lo portò a indebitarsi e la sua vita finì a soli 38 anni a causa di un infarto.

Una scommessa tutt’altro che sicura per Chazelle, che ha presentato il proprio progetto a numerose major, prima di trovare l’accordo con la Paramount. Pare inoltre abbia tagliato ben 30 pagine del proprio script originale, al fine di ridurre il budget previsto. Nonostante tali riduzioni, avrà comunque a disposizione tra gli 80 e i 100 milioni di dollari per portare in scena la propria visione.

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