Era la madre di Asia e per oltre dieci anni compagna di lavoro e di vita del regista di Profondo Rosso, a cui si era legata nel 1974. Aveva lavorato anche con Petri, Scola e Carmelo Bene
E' morta a 70 anni l'attrice e sceneggiatrice Daria Nicolodi, compagna di lavoro e di vita di Dario Argento. Si erano conosciuti nel 1974, durante la lavorazione di "Profondo Rosso"; un anno dopo dalla loro relazione nacque Asia, anche lei futura attrice e regista. Tra i film con il "maestro del brivido" ricordiamo anche Suspiria (1977), Inferno (1980), Tenebre (1982), Phenomena (1984) e Opera (1987).
Daria Nicolodi aveva compiuto 70 anni lo scorso 19 giugno. Il suo sodalizio con Argento, prima professionale e poi sentimentale, nacque durante il casting per Profondo Rosso, in cui interpretava il ruolo della giornalista Gianna Brezzi, che indagava sul misterioso omicidio della sensitiva insieme al pianista Marc Daly (David Hemmings). Prima del grande successo di Profondo Rosso aveva comunque già lavorato per maestri come Carmelo Bene (Salomé) ed Elio Petri (La proprietà non è più un furto). Recitò in tutti i film di Argento girati negli anni Ottanta, firmando anche le sceneggiature di Suspiria e Inferno. Dopo la fine della sua relazione sentimentale con il regista, ridusse progressivamente le sue apparizioni sul piccolo e grande schermo, limitandosi a saltuarie partecipazioni come quelle in Maccheroni di Ettore Scola e La fine è nota di Cristina Comencini e supportando soprattutto la sua secondogenita Asia, nata nel 1975 (la prima figlia Anna, nata nel 1972 da una precedente relazione con lo scultore Mario Ceroli, era scomparsa nel 1994 in un incidente stradale). E nel pomeriggio, Asia Argento ha voluto ricordare così sua madre su Instagram.