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Festa del Cinema di Roma, in anteprima Fellinopolis, il documentario su Federico Fellini

Cinema

Paolo NIzza

In occasione del centenario della nascita del maestro riminese,  la kermesse capitolina ospiterà il film di Silvia Giulietti. Una preziosa testimonianza ricca di immagini inedite e di interviste  a Lina  Wertmüller, Nicola Piovani, Dante Ferretti, Maurizio Millenotti, Ferruccio Castronuovo e Norma Giacchero

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"Qui siamo chiusi dalla mattina alla sera, tra di noi. Creiamo un mondo a parte. È una Fellinopolis", Questa frase, pronunciata con cadenza romanzesca, è la cartina di tornasole del documentario, che sarà presentato in anteprima alla 15.ma edizione della Festa del Cinema di Roma (LO SPECIALE). Tra una sosia di Bette Davis, una Giulietta Masina danzante sul set di "Ginger E Fred", e la fascinosa sconosciuta con in colbacco  (interpretata da Anna Prucnal) di "La città delle donne" Federico Fellini dietro la macchina da presa canta: "La rosina di  Verrucchio è la prima a uscire dal  mucchio" Sì perché FELLINOPOLIS, diretto da Silvia Giulietti, prodotto da lei stessa con Antonio Cervi, Antonio Follari e Brian Sharpe per iFrame srl, in collaborazione con La Libera Università del Cinema è uno scatenato caleidoscopio di voci, suoni, immagini. U tributo a quella Bella Confusione" che avrebbe dovuto essere il titolo di 8 ½., Non a caso, sempre nel trailer si palesa spesso e volentieri il volto inarrivabile di Marcello Mastroianni, l''alter ego del geniale cineasta-

 

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Federico Fellini, un meraviglioso mistero

A cento anni dalla nascita grande Bugiardo continua a essere una fonte inesauribile da cui attingere. D'altronde Fellini è il regista su cui si sono scritti più libri.  Per cui ben venga questa nuova opera che, dopo l'anteprima romana, verrà distribuito da Officine Ubu. Come diceva Bernardo Bertolucci, la conoscenza aumenta il mistero. E il cinema di Federico resta ancora il più misterioso di tutti. Guardare i suoi film Un viaggio simile a quello compiuto dai passeggeri della “Gloria N”. Ci inabissiamo nelle visioni felliniane  per poi riemergere, senza mai mettere la parola fine al sogno. Perché in fondo tutti vorremmo essere cittadini, financo onorari di Fellinopolis. 

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Federico Fellini e Roma, un amore infinito

E' una fortunata coincidenza che il documetario venga presentato proprio a Roma, la città a cui Federico ha dedicato uno straordinario film. Una metropoli dove ha sede il teatro 5, fuc ina di tanti capolavori del regista italiano. E forse la capitale è una sorta di specchio in cui si riflette Fellinopoli. Non a caso, Fellini descrive così il luogo dove ha abitato e lavorato

WPer trecentosessantaquattro giorni all’anno puoi restare completamente estraneo a Roma come città, viverci senza vederla, o peggio, sopportarla con fastidio. Ma poi, ecco, sprofondato nei tuoi malumori dentro un taxi fermo a un semaforo, all’improvviso una strada che certamente conoscevi ti appare in una luce e di un colore come mai avevi visto; a volte invece è una brezza delicata che ti fa alzare gli occhi e scopri altissimi cornicioni e terrazze contro un cielo di un azzurro da toglierti il fiato. Oppure è un’atmosfera sonora, una eco quasi musicale che ti vibra attorno magicamente in vasti spazi polverosi, disadorni, e tu avverti che si è d’incanto creato un contatto profondo, un sentimento di quiete che cancella ogni tensione; come in Africa, dove l’immobilità e la pace di tutto quello che ti è attorno non ti spegne nel sonno ma ti tiene lucido e indifferente; è come un altro senso del tempo, della vita, di te stesso, e della fine della vita; non hai più ansia né angoscia."

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Per il centenario di Fellini abbiamo l'eccezionale opportunità di osservare "attraverso il buco della serratura" il maestro al lavoro e scoprire nuovi aspetti dell'uomo e del suo processo creativo.
Ferruccio Castronuovo ha avuto il privilegio unico di poter girare sui set di Fellini, documentando e rivelando gli elementi del suo "grande gioco", le sue invenzioni e le "bugie". Su richiesta del maestro, tra il '76 e l'86, Ferruccio ha filmato i backstage di Casanova, Città delle donne, E la nave va e Ginger e Fred.
Ferruccio, nascosto dietro le quinte, nei suoi "speciali", ha catturato il ritratto, senza veli e pudori, di un Fellini spontaneo, diverso dal mondano e mediatico che il mondo ha conosciuto.
Fellini si fidava di Ferruccio e gli dava il permesso di osservare e filmare quel mondo a parte, la città immaginaria popolata da personaggi unici del suo set, la meravigliosa città di Fellinopoli.
In questo documentario, le eccezionali riprese di Ferruccio incontrano le interviste dei più stretti collaboratori di Fellini, oggi premi Oscar, mentre ci parlano del loro lavoro e della loro esperienza di vita, da dietro le quinte dei suoi film più belli. Senza alcun commento vediamo e sentiamo la voce del Maestro echeggiare tra le scene e i teatri di Cinecittà, contornato da un brulicare di maestranze e professionisti intenti a creare le sue opere.
Questa combinazione crea un ponte tra il passato e il presente mostrando Fellini con il suo carisma e la sua arte, emergere dal passato nel regno delle sue creazioni.

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Tanto si è scritto sul Maestro, tante immagini lo hanno ritratto, tante le interviste che si trovano nel web, ma poco si è potuto godere di immagini che lo vedono al lavoro in piena creatività.
La ricorrenza del centenario della nascita di Federico Fellini, è l’occasione per mostrare un lavoro straordinario, una testimonianza rara che meritava di essere portata alla luce. Grazie al lavoro di Ferruccio Castronuovo, che li ha gelosamente conservati per quasi quarant’anni in Cineteca Nazionale, oggi i suoi film, voluti da Fellini, rivedono la luce. Celebrare Fellini con i suoi collaboratori più stretti è il modo migliore per omaggiarlo. La mia attività registica è volta soprattutto alla realizzazione di documentari che raccontano il cinema, narrati da chi il cinema l’ha fatto, l’ha vissuto e ne ha fatto una ragione di vita. Non posso esimermi dal farlo, essendo io stessa nata e cresciuta nel cinema e dove, non a caso proprio nel film “La città delle donne”, da adolescente misi piede per la prima volta su un set. Quasi un destino, che oggi mi vede dietro la realizzazione di Fellinopolis.

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