"Honeyland", il regno delle api in un film candidato agli Oscar 2020

Cinema

Una storia straordinaria, che racconta il delicato equilibrio tra Uomo e Natura, girato in tre anni, visivamente ambizioso e guidato da una narrazione inaspettatamente drammatica e da un sorprendente senso dell’umorismo

Arriva nei cinema italiani Honeyland - Il regno delle api, film macedone candidato agli Oscar 2020 in due categorie: miglior documentario e miglior film internazionale. Una storia, quella diretta da Tamara Kotevska e  Ljubo Stefanov, che ci fa conoscere la straordinaria vicenda di Hatidze, una delle ultime donne cacciatrici di api in Europa; donna che riesce a mantenere il delicato equilibrio con la natura seguendo una semplice regola: prendi pure metà del miele ma lasciane sempre metà per loro.

UOMO E NATURA IN UNA STORIA AFFASCINANTE

Ritratto affascinante di solitudine, sopravvivenza, dedizione e  povertà, Honeyland è girato usando la luce naturale, quella delle candele o delle lampade a petrolio, condizione che rende la vicenda della protagonista ancora più toccante.

Ultima di una generazione di apicoltori, Hatidze vive con l’anziana madre in un villaggio remoto e abbandonato, privo di strade, elettricità e acqua corrente. Si arrampica per le montagne su sentieri a picco su alti strapiombi per estrarre il miele dai favi selvatici. Poi canta alle api e il suo modo di fare è così naturale che i suoi movimenti sembrano quasi una danza.

L'ARMONIA DI UNA VITA PERFETTA

L’arrivo di una famiglia nomade, con cento mucche e sette chiassosi bambini, cambia gli equilibri. Hussein, il capofamiglia, ha molte bocche da sfamare e nessun pascolo per il suo bestiame; è così che fiuta nel miele di Hatidze una ghiotta opportunità, rompendo – vedremo se per sempre - l’armonia di una vita che sembrava perfetta.

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