Gabriele Muccino racconta dallo yacht un amore a distanza

Cinema

Bruno Ployer

Il regista, a Portofino per la "prima" del cortometraggio Open your eyes, ha anticipato i suoi due prossimi progetti mantendo però su entrambi un velo di mistero

“La serie che comincerò a girare in primavera sarà una bella cosa” assicura Gabriele Muccino,  parlando di ‘A casa tutti bene’, una produzione Sky Original annunciata per la prossima stagione.

Sarà un Muccino mai visto?

“Muccino lo riconosci perché hai già visto qualcosa di lui, altrimenti sarebbe un altro regista.  Più che mai visto direi migliore: provo sempre a migliorarmi, ogni volta.”

 

Amore via chat

L’incontro con Muccino è sullo yacht Magellano 25, una imbarcazione esclusiva della Azimuth Yachts, che ha anche prodotto il nuovo cortometraggio del regista.  Si intitola “Open your eyes” e in circa dieci minuti racconta una storia d’amore che si sviluppa a distanza ed ha il suo lieto fine a bordo del Magellano. Un fotografo, interpretato da Francesco Scianna, sta realizzando un servizio su alcuni luoghi d’arte italiani ed è in continuo contatto con la sua direttrice, che è in America. Le comunicazioni avvengono per chat, i due si parlano solo con messaggi di testo, ma sempre di più alle comunicazioni di servizio si sostituisce un corteggiamento. Lui piano piano si dichiara, lei piano piano ammorbidisce il suo rifiuto iniziale. Il finale è sullo yacht: “Lì i due capiranno di essere innamorati l’uno dell’altro”, spiega Muccino.

Una via d'uscita

La chiave di Muccino spesso apre le porte del sentimento degli spettatori: “Atraverso me stesso racconto anche gli altri. Racconto chi sono, le mie contraddizioni e le mie mutazioni nel tempo. Anche negli anni in cui ho lavorato negli Stati Uniti ho raccontato gli stessi sentimenti, ma in un’altra lingua e in un’altra cultura. Sono riuscito a essere trasversale, in un modo anche acrobatico”. Così Muccino sintetizza la sua esperienza americana e, a proposito del momento attuale, aggiunge: “A Hollywood ora sono fermi, la crisi del Covid è molto profonda. Noi siamo avanti, perché loro non hanno ancora ricominciato con i set e se Hollywood non riparte, l’intera filiera del cinema mondiale si ferma, anche perché le sale non hanno nuovi film da proporre. Una via di uscita per il settore io non la conosco, ma credo che le piattaforme televisive come Sky e Netflix faranno la parte del leone e molti, come me, andranno a lavorare per loro, perché c’è bisogno di contenuti per gli spettatori che staranno meno in sala e più a casa”.

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