I migliori film di Daniel Day-Lewis

Cinema
Il petroliere, uno dei migliori film di Daniel Day-Lewis

Il 29 aprile l’attore tre volte premio Oscar compie 63 anni: per festeggiare il suo compleanno, ecco l’elenco dei migliori film con Daniel Day-Lewis.

di Marco Agustoni

Daniel Day-Lewis, la qualità prima della quantità

Quando hai vinto ben tre premi Oscar come Miglior attore protagonista, non c’è molto che possa essere aggiunto sul tuo conto. Perché non ce n’è bisogno: sei già un mito. Se poi quei premi li hai vinti centellinando l’attività sul set per scegliere solo i progetti più validi, entri di diritto nella leggenda. Proprio come Daniel Day-Lewis.

Nato a Londra nel 1957, Sir Daniel Michael Blake Day-Lewis (per la precisione), noto per il suo rigoroso metodo di immedesimazione nel personaggio, è considerato uno dei più grandi attori di sempre. Il 29 aprile, a tre anni dal ritiro dalle scene, compie 63 anni.

Per festeggiarlo degnamente, ecco un (difficile, perché di pellicole notevoli fra cui scegliere ce ne sono tante) elenco dei migliori film di Daniel Day-Lewis, riportati in ordine cronologico di uscita nelle sale.


I migliori film di Daniel Day-Lewis

Il mio piede sinistro (1989)

Dopo essersi fatto conoscere, nel corso degli anni ’80, in pellicole valide come Il bounty, My Beautiful Laundrette e L’insostenibile leggerezza dell’essere, sul finire del decennio Daniel Day-Lewis diventa un attore di primissimo piano grazie alla sua incredibile prova nei panni dello scrittore e pittore irlandese Christy Brown, in grado di muovere solo il piede sinistro a causa di una paralisi cerebrale, ma non per questo rassegnato a condurre un’esistenza “in secondo piano”. Primo premio Oscar come Miglior attore protagonista, accompagnato da una serie di altri riconoscimenti e candidature.

Daniel Day-Lewis ne L'ultimo dei mohicani
Daniel Day-Lewis ne L'ultimo dei mohicani

L’ultimo dei mohicani (1992)

Nella trasposizione dell’omonimo romanzo di George Fenimore Cooper a opera di Michael Mann, Daniel conferma, se ce ne fosse stato bisogno, di essere uno dei migliori attori – se non il migliore – della sua generazione. Durante la Guerra dei sette anni, in Nord America si combatte fra inglesi e francesi. Un piccolo gruppo di mohicani – Chingachgook, suo figlio Uncas e Nathaniel “Occhio di Falco”, inglese, ma adottato in giovane età - è in fuga dai combattimenti. I tre si troveranno coinvolti in un conflitto che non è il loro e nelle faide fra le varie tribù indiane.

 

Nel nome del padre (1993)

La seconda nomination agli Oscar per Day-Lewis arriva alla seconda collaborazione con il regista Jim Sheridan, che già lo aveva diretto ne Il mio piede sinistro. Tratto da una storia vera, il film racconta la tragica vicenda di Gerry Conlon, giovane sbandato che negli anni ’70 viene incolpato assieme ad alcuni amici e al padre Giuseppe di un attentato terroristico compiuto dall’IRA, nonostante le prove contro di loro siano inconsistenti. La durissima esperienza carceraria fornirà però l’occasione a Gerry di riavvicinarsi al padre e di ripensare la propria vita.

 

Gangs of New York (2002)

In questa magistrale pellicola di Martin Scorsese, Daniel Day-Lewis incarna un villain straordinario e sfaccettato come Bill Cutting, detto “il Macellaio”. Questi è a capo della banda di “nativi” protestanti che, nella New York di metà XIX secolo, massacra la gang rivale dei cosiddetti “conigli morti”, irlandesi e cattolici. Bill uccide il capo avversario, ma risparmia suo figlio Amsterdam (Leonardo DiCaprio). Anni dopo, ignaro della sua identità, prenderà il giovane, diviso fra l’ammirazione per il gangster e il desiderio di vendicare il padre, sotto la propria ala protettrice.

 

Il petroliere (2007)

Diretto da Paul Thomas Anderson, Daniel Day-Lewis arriva alla seconda vittoria agli Oscar come Miglior attore protagonista, mettendo peraltro in saccoccia anche un BAFTA e un Golden Globe. Daniel Plainview è un minatore che, a cavallo fra il XIX e il XX secolo, scopre del petrolio nei terreni di sua proprietà. Di lì in poi darà vita a un vero e proprio impero fondato sull’oro nero, non guardando in faccia nessuno pur di continuare la propria ascesa.

 

Lincoln (2012)

Il biopic di Steven Spielberg racconta gli ultimi mesi di vita di Abraham Lincoln, uno dei più celebrati presidenti degli Stati Uniti d’America. Siamo nel 1865 e la Guerra di secessione è ormai alle sue battute finali. Ma Lincoln ha ancora di fronte a sé un grande ostacolo: l’approvazione del discusso XIII Emendamento della Costituzione, con cui si propone di porre fine alla schiavitù, prima della fine del conflitto. L’elenco dei migliori film di Daniel Day-Lewis si chiude con una nuova tripletta: Oscar, Golden Globe e BAFTA.

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