Giornata della Memoria, i film sulla Shoah da vedere per non dimenticare

Cinema

In occasione della Giornata della Memoria, che ricorre il 27 gennaio, ecco quali sono i film più significativi per comprendere la tragedia dell'Olocausto

Ogni anno, il 27 gennaio si celebra la Giornata della memoria per ricordare le vittime dell’Olocausto. Anche il cinema ha contribuito a tenere vivo il ricordo dello sterminio degli ebrei a opera dei nazisti, grazie a film entrati nella storia. Abbiamo selezionato alcune tra le pellicole più famose che hanno affrontato il tema dell’Olocausto.

  • Schindler’s list
  • Il pianista
  • La scelta di Sophie
  • La vita è bella
  • Train de vie - Un treno per vivere
  • Il bambino con il pigiama a righe
  • Il diario di Anna Frank
  • Jona che visse nella balena
  • Jojo Rabbit
  • The Reader
  • Il figlio di Saul
  • La signora dello zoo di Varsavia
  • The Song of Names - La musica della memoria

Schindler’s list

Il film più famoso di tutti è “Schindler’s list”, capolavoro di Steven Spielberg del 1993. Tratto dall’omonimo libro di Thomas Keneally, è la vera storia di Oscar Schindler, industriale tedesco che salvò la vita a 1200 ebrei destinati a morire nei campi di concentramento. In quello che può essere considerato il film più ambizioso di Steven Spielberg c’è tutta la drammaticità e l’emotività della Shoah e i 7 Oscar vinti (su 12 nomination) lo confermano.

Il pianista

Anche “Il pianista”, vincitore della Palma d’Oro a Cannes nel 2002, è tratto dall’omonimo romanzo autobiografico di Wladyslaw Szpilman. Ancora una volta, a confrontarsi con il delicato tema dell’Olocausto è un grande regista, Roman Polanski. La storia del giovane pianista ebreo costretto a nascondersi per sopravvivere allo scempio dei campi nazisti si aggiudicò anche 3 Oscar e 7 premi César.

La scelta di Sophie

Tornando indietro nel tempo, troviamo un altro film fondamentale nella storia del cinema internazionale e tra i film più famosi sull’Olocausto, “La scelta di Sophie”. La pellicola del 1982 di Alan J. Pakula narra le vicende di un aspirante scrittore che fa la conoscenza di una coppia formata da un’immigrata polacca che è stata detenuta ad Auschwitz e un ragazzo ebreo. La donna nasconde un segreto che rivelerà al giovane scrittore. Il film valse l’Oscar come miglior attrice a Meryl Streep.

La vita è bella

Non possiamo non inserire, nella lista dei film più famosi sull’Olocausto, un film italiano. “La vita è bella”, film del 1997 diretto e interpretato da Roberto Benigni e vincitore di 3 premi Oscar, 9 David di Donatello, 5 Nastri d’argento e numerosi altri riconoscimenti internazionali. La capacità di Benigni è stata quella di affrontare il tema della Shoah in maniera leggera ma non per questo meno drammatica e incisiva. La colonna sonora firmata da Nicola Piovani è ancora oggi una delle più belle scritte dal musicista e compositore.

Train de vie - Un treno per vivere

Anche “Train de vie - Un treno per vivere” rilegge la tragedia della Shoah in modo ironico e originale. Il film del 1988 diretto da Radu Mihaleanu è la storia di un giovane considerato folle che, nel 1941, inscena la partenza di un finto treno di deportati per sfuggire ai nazisti. Anche in questo caso, fondamentale nell’opera è la colonna sonora, composta da Goran Bregovic.

Il bambino con il pigiama a righe

Ci troviamo ancora una volta di fronte a un film tratto da un romanzo, “Il bambino con il pigiama a righe” di John Boyne. L’adattamento cinematografico è di Mark Herman e la storia è quella dell’amicizia tra il figlio di un ufficiale nazista e un bambino ebreo rinchiuso in un campo di concentramento. Il finale sarà drammatico e, attraverso gli occhi dei bambini, l’assurdità dell’Olocausto appare ancora più evidente.

 

IL DIARIO DI ANNA FRANK

Tra le tante versioni per tv e cinema del diario della bambina olandese morta a Bergen-Belsen nell'inverno del 1945, la migliore e più famosa è questa del 1959: vinse tre premi Oscar (attrice non protagonista, fotografia e scenografia), diretto e prodotto da un regista - George Stevens - che aveva contribuito a realizzare alcune riprese nei campi di sterminio subito dopo la liberazione, un'esperienza che lo aveva segnato profondamente.

JONA CHE VISSE NELLA BALENA

Diretto da Roberto Faenza, questo film del 1993 è un romanzo di formazione nella realtà più crudele che un bambino possa immaginare: un campo di concentramento (a Bergen-Belsen) nel 1940. Tratto dal romanzo autobiografico dell'olandese Jona Oberski, sopravvissuto alla Shoah e oggi scrittore e fisico nucleare.

Jojo Rabbit

Più "leggero" ma certamente non meno consigliato ai ragazzi (anzi!) è il film del neozelandese Taika Waititi, che racconta l'educazione sentimentale e civile di un ragazzino filo-nazista nella Germania dei primi anni Quaranta: ammirevole e coraggioso per saper affrontare con toni da commedia la più grande tragedia del Novecento, con un finale tenero e commovente. Nel 2019 vinse l'Oscar per la miglior sceneggiatura non originale.

 

THE READER

Tratto dall'omonimo romanzo di Bernhard Schlink, questo film con Ralph Fiennes e Kate Winslet (premiata con l'Oscar) si sviluppa su un arco narrativo di quasi mezzo secolo, raccontando - più che l'Olocausto - le tragedie private di reduci, aguzzini o semplici testimoni, insomma della generazione di ragazzi tedeschi che furono travolti dal nazismo. 

 

Il figlio di Saul

La produzione di film dedicati all’Olocausto non si è mai interrotta e nel 2015 è uscito nelle sale “Il figlio di Saul” di László Nemes. Il film racconta la storia di un sonderkommando che assiste all’uccisione degli ebrei da parte dei nazisti e, tra questi, riconosce il corpo di suo figlio, a cui vuole dare una degna sepoltura. La pellicola ha vinto il Grand Prix Speciale della Giuria al Festival del Cinema di Cannes e il Premio Oscar come miglior film straniero.

La signora dello zoo di Varsavia

Merita di essere menzionato anche “La signora dello zoo di Varsavia”, un film del 2017 diretto da Niki Caro. La pellicola si ispira a una storia realmente accaduta contenuta nel libro “Gli ebrei dello zoo di Varsavia”, sulla storia di Antonina Żabińska. La donna, direttrice di uno zoo insieme al marito, salverà oltre 200 ebrei nascondendoli proprio all’interno di quel che resta del suo giardino dopo i bombardamenti nazisti.

The Song of Names - La musica della memoria

Tim Roth e Clive Owen sono i protagonisti di  The Song of Names, film, tratto da un romanzo di Norman Lebrecht, che racconta la storia di un legame indissolubile, nato durante la Seconda guerra mondiale. Il giorno del suo primo concerto David, un giovane violinista polacco scompare nel nulla. 35 anni dopo, Martin segue un indizio inconfutabile nel tentativo di ritrovarlo e di scoprire il mistero di quanto accaduto alla famiglia di David deportata a Treblinka. La pellicola andrà in onda in prima tv giovedì 27 gennaio su Sky Cimema due, in occasione della maratona dedicata alla Giornata della Memoria

 


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