Natale 2019, i migliori film classici da vedere

Cinema

Camilla Sernagiotto

Abbiamo selezionato le cinque più belle pellicole classiche dedicate al Natale, da vedere e rivedere durante le vacanze. Ecco i titoli che non dovranno mancare sul vostro schermo durante le feste
 

A Natale guardare un film è un classico. E tra i tanti classici di Natale, ci sono titoli che varrebbe la pena guardare e riguardare per tutte le vacanze.

Abbiamo selezionato le cinque migliori pellicole classiche a tema vischio & panettone: ecco cosa godersi durante le feste, per un’atmosfera squisitamente (e classicamente) natalizia.

 

Vacanze di Natale (1983) di Carlo Vanzina

Vacanze di Natale è il capostipite dei cinepanettoni, il primissimo di quella che è poi diventata una vera e propria epopea cinematografica.

Sull’onda del successo di Sapore di Mare e del suo sequel in cui si raccontavano le vacanze estive di famiglie "borghesotte", Carlo Vanzina pensò bene di raccontare anche le vacanze invernali, quelle natalizie sugli sci.
Vacanze di Natale racconta di alcune famiglie in ferie a Cortina, con un cast d’eccezione che riunisce sullo stesso set Jerry Calà, Cristian De Sica, Claudio Amendola, Guido Nicheli e tanti altri.

Un film che ha fatto la storia del cinema italiano. E delle vacanze di Natale.


Parenti serpenti (1992) di Mario Monicelli

Parenti serpenti è un classico della cinematografia italiana, diretto dal maestro Mario Monicelli nel 1992.
Racconta di una delle tradizioni più sentite d’Italia, quella della cena della Vigilia, ma non ne evidenzia i baci e abbracci, anzi: si sofferma sugli odi, sui rancori e le invidie che storicamente serpeggiano tra i vari membri delle famiglie.

La riunione familiare in occasione delle festività di Natale che si svolge a casa di Trieste e Saverio prende una piega inaspettata quando, dopo i primi convenevoli e sorrisi, i rapporti incominciano a farsi tesi per culminare nel momento cruciale: la decisione circa chi tra i figli si prenderà cura degli anziani genitori, Trieste e Saverio appunto.

La soluzione che troveranno va al di là dell’immaginabile, soprattutto a Natale quando - teoricamente - tutti dovrebbero essere più buoni.

Un classico intramontabile che si deve per forza divorare ogni 24 dicembre. Parenti serpenti è particolarmente interessante perché svela cosa sta sotto quella coltre di ipocrisia fatta di pacchetti e biglietti d’auguri.

 

Nightmare before Christmas (1993) di Henry Selick

Il film di animazione natalizio per eccellenza è Nightmare before Christmas, capolavoro ideato (e prodotto) da quel genio di Tim Burton e diretto da Henry Selick.

Realizzato con la tecnica dello stop-motion, cioè usando pupazzi mossi a mano dagli animatori per ogni fotogramma, ha come protagonista Jack Skeletron, re delle zucche che governa il Paese di Halloween.

Un giorno Jack verrà risucchiato in una città in pieno fermento natalizio e scoprirà così la magia del Natale. Magia che lui, il re di Halloween, saprà assaporare appieno a differenza dei suoi concittadini ai quali racconterà tutto con entusiasmo una volta fatto ritorno nel paese delle zucche.

Dispiaciuto per il fatto che gli abitanti del Paese di Halloween non sappiano apprezzare lo spirito natalizio, deciderà di farglielo intendere alla loro maniera, inscenando un Natale molto speciale…

Un capolavoro di animazione che racconta una favola capace di tramutare il macabro in fantastico. Come la trasformazione della zucca in carrozza di Cenerentola, insomma. Ma qui la zucca è il genio di Tim Burton!

Da guardare e riguardare con occhi sognanti ogni Natale. E non solo gli occhi saranno sognanti ma anche le orecchie: Nightmare before Christmas è anche un fantastico musical che, nella versione italiana, vanta la voce eccezionale di Renato Zero.

 

Miracolo nella 34th strada (1994) di Les Mayfield

Si tratta del remake del fortunato film omonimo che nel 1948 vinse tre premi Oscar. 

Il motivo del successo di questa storia? Semplice: è la storia natalizia per eccellenza!

Kris diventa Babbo Natale in un grande magazzino dopo il licenziamento di Tony, sorpreso ubriaco.

Si immedesima nei panni di Babbo Natale così bene e dice di esserlo veramente che tutti i bambini iniziano a credere che lui sia il vero Babbo Natale.
L’unica scettica che non è disposta a crederlo è la piccola Susan.
Ma anche lei incomincerà ad affezionarsi a Kris e una sera, mentre lui sta badando a lei in assenza della madre, la bimba gli confessa che a Natale vorrebbe un papà, una casa e un fratellino. Kris convincerà Susan a credere a Babbo Natale per ottenere ciò che desidera e lei lo farà. Funzionerà? Guardare per... credere!

Il finale è da lacrime assicurate, con contorno di pelle d’oca. Un classico che racconta una favola natalizia davvero toccante.

 

Il Grinch (2000) di Ron Howard

Il Grinch è il film diretto da Ron Howard con protagonista Jim Carrey nei panni del mostro verde messo a titolo.
Un classico di Natale che è anche un classico tra le performance di quel mattatore di Carrey.

Tratto dall'omonimo libro del Dr. Seuss, è la pellicola natalizia che di più ha incassato nella storia del cinema.

Racconta del Grinch, creatura verde pelosa che detesta il Natale e vive in disparte nel paese di Chinonso.

Lì tutti adorano il Natale, in particolare la piccola e buona Cindy Lou la quale è così filantropa da convincere il sindaco a invitare ai festeggiamenti proprio lui, il Grinch.
Nonostante la bontà della bambina e la felicità di essere invitato finalmente a una festa, una volta arrivato tra la gente e il vischio al Grinch monta tutto l’odio atavico che nutre nei confronti del Natale.
Deciderà così di rubare tutti i regali e gli alberi di Natale per rovinare a tutti la festa. Ma come si suol dire, a Natale sono tutti più buoni. Anche il Grinch (forse) lo diventerà, chissà…

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