Presentato il nuovo cartellone della stagione, la seconda sotto la direzione artistica di Emmanuel Tjeknavorian, che si preannuncia ricca sia per gli interpreti di spicco che per le innovative scelte musicali
Con 26 produzioni sinfoniche, nove appuntamenti cameristici e un parterre di ospiti d’eccezione, l’Orchestra Sinfonica di Milano ha presentato la Stagione 2025/26, la seconda firmata dal direttore musicale Emmanuel Tjeknavorian. Il cartellone, presentato all’Auditorium di Milano, si fonda sulla continuità artistica e su una visione ambiziosa che punta a coniugare tradizione e innovazione, aprendosi al futuro e mantenendo un forte radicamento nel tessuto culturale della città.
Il successo di un’intesa artistica
Reduce dal successo della stagione precedente, accolta con entusiasmo da critica e pubblico e culminata con l’assegnazione del Premio Abbiati a Tjeknavorian come miglior direttore d’orchestra, la compagine milanese rilancia con un palinsesto che spazia da Mahler a Berio, da Čajkovskij a Kodály, passando per nuove commissioni e debutti assoluti. “Non siamo soltanto un ensemble — siamo una famiglia musicale unita da uno scopo e da una passione comuni”, ha dichiarato il Maestro. “Con ogni prova, ogni concerto, ogni respiro condiviso, i nostri musicisti si sono spinti oltre, verso nuove vette”.
Un programma ricco di debutti, ritorni e capolavori
Tra i protagonisti della stagione spiccano Rudolf Buchbinder, le sorelle Katia e Marielle Labèque, Christoph Eschenbach, Fabio Biondi e Andrea Lucchesini. Molti i giovani interpreti in programma: Diego Ceretta, Kiron Atom Tellian, Andrea Obiso, Sarah McElravy, Dominik Wagner, solo per citarne alcuni. Spazio anche alla musica contemporanea con la nuova commissione “Gioco di squadra” di Nicola Campogrande, compositore in residenza, ispirata alle Olimpiadi Milano-Cortina 2026. Imperdibili, infine, le grandi pagine sinfonico-corali come il Requiem di Verdi, il Messiah di Händel e la Nona di Beethoven per Capodanno.
Cultura per la città e per i giovani
“Questa stagione è un’ascesa”, ha ribadito Tjeknavorian sottolineando il legame sempre più stretto con Milano "che resta il nostro palcoscenico, la nostra musa e il nostro battito”. Una proposta che vuole essere inclusiva e viva. Lo conferma anche il progetto “Genesi – Generazione Sinfonica”, pensato per il pubblico under 35 con formule flessibili e accessibili. “Abbiamo rafforzato la nostra comunità nel denominatore comune della musica, ascoltata insieme, dal vivo”, ha commentato Ambra Redaelli, presidente della Fondazione Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi.
Una stagione che guarda lontano
Nel segno delle collaborazioni, la stagione 2025/26 si distingue per progetti con realtà come il Teatro alla Scala, il Centro Studi Luciano Berio, la Fondazione Arturo Toscanini e la Società del Quartetto di Milano. In programma anche due anniversari di rilievo: i 100 anni dalla nascita di Luciano Berio e i 150 anni dalla nascita di Manuel de Falla, celebrati con concerti e produzioni speciali. “In un momento di fermento per Milano e in vista delle Olimpiadi 2026 – ha sottolineato l’Assessore alla Cultura Tommaso Sacchi – la Sinfonica si conferma punto di riferimento culturale e musicale della città”.