Corto e Fieno, torna il Festival dedicato al cinema rurale

Cinema
Un momento dell'edizione 2018 del Festival Corto & Fieno
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L'obiettivo del Festival Corto e Fieno è di indagare, attraverso i modi e le forme del cinema, la persistenza del rurale nella società contemporanea. Lo scopo è raccogliere testimonianze dal mondo rurale e promuovere un recupero delle tradizioni della terra in chiave innovativa, attraverso il coinvolgimento delle nuove generazioni

Corto e Fieno è il Festival del Cinema Rurale che ha luogo nel mese di settembre nei comuni del  Cuore Verde tra Due Laghi, sulle colline che separano il Lago Maggiore dal Lago d’Orta. È un progetto di Asilo Bianco nato nel 2010 per indagare attraverso il cinema la persistenza del rurale nella società contemporanea. Quattro le sezioni del  Festival: Frutteto, Germogli, Mietitura e Sempreverde.Corto e Fieno non vuole essere apocalittico o nostalgico; non rimpiange l'esistenza bucolica dei tempi passati e non demonizza la vita moderna. Corto e Fieno riflette sulla dialettica tra ruralità e progresso, esplorandone le implicazioni virtuose e viziose, evidenziandone i conflitti e soppesando le possibili soluzioni.

Il programma di Corto e Fieno

La giuria di Corto e Fieno premia i primi classificati di ogni sezione in concorso con uno speciale “ruralès”. Consegna il “Rastrello d’oro” per Frutteto, lo “Zappino d’oro”, Premio Speciale della Giuria dedicato a Maria Adriana Prolo, nata a Romagnano Sesia e fondatrice del Museo Nazionale del Cinema di Torino, e il “Premio SAME tra meccanica e agricoltura” dedicato alla meccanica in ambito agricolo e al documentario d’impresa. Quest’anno si aggiungono anche il Premio “Best Beast” e il Premio Asilo Bianco. Il pubblico del Festival, la nostra giuria popolare, consegna la “Vanga d’oro”. I più piccoli l’“Innaffiatoio d’oro” per Germogli. Tra i giurati Paolo Parachini e Giovanni Nahmias di Sky e poi Carla Molinari, Roberto Birocco e Carlotta Magistris.

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