Il piccolo Yeti, la trama del film

Cinema
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Film d’animazione per tutta la famiglia. Il piccolo Yeti arriva al cinema dal 3 ottobre 2019

Nuovo film d’animazione per tutte le età, per i più piccoli di casa ma anche per genitori e adulti senza figli che non intendono interrompere il rapporto con un certo genere di produzioni, che a volte sanno sorprendere. Basti pensare a Dragon Trainer, che ha saputo affascinare spettatori di tutte le età. Gli stessi creatori della trilogia dedicata a Hiccup e ai suoi amici, umani e draghi, hanno dato alla luce Il piccolo Yeti, al cinema dal 3 ottobre 2019.

Il piccolo Yeti, la trama

Il film, diretto da Jill Culton e Todd Wilderman, è ambientato in Asia, muovendo i primi passi tra i grattacieli di Shanghai, per poi raggiungere le altissime vette dell’Himalaya. La protagonista è Yi, che vive la propria fase di crescita come tutti, provando a godere di brandelli di libertà, subendo l’opprimente presenza della propria famiglia. Vorrebbe che il mondo fosse la sua casa, potendo viaggiare costantemente, armata unicamente del proprio violino, compagno inseparabile.

È solita salire in cime al proprio palazzo, godendo del tramonto cittadino, che colora gli edifici intorno. Qui si sente finalmente in pace, lontano dalle richieste e raccomandazioni della sua famiglia. Nella quiete generale inizia a suonare ma una sera accade qualcosa di insospettabile. Yi sente un rumore molto strano e, incuriosita, si avvicina all’area dalla quale pare provenire. Con sua grande sorpresa si renderà conto della presenza di un giovane Yeti. Entrambi sono terrorizzati l’uno dall’altra, ma nei giorni seguenti Yi fa ritorno da lui, provando a creare una connessione. In qualche modo sa che non le farà del male.

La giovane non sa spiegarsi come possa essere giunto fin lì ma è decisa ad aiutarlo. Quel viaggio che ha sempre sperato di compiere ha finalmente inizio. Yi è pronta a riportare il suo amico Yeti a casa, riuscendo col tempo a trovare un modo per comunicare. Non può far parola di tutto questo alla sua famiglia, temendo quali potrebbero essere le reazioni degli adulti. Coinvolge unicamente i suoi amici fidati, Jin e Peng. Insieme decidono di dare un nome alla creatura, Everest, che deve far ritorno sull’Himalaya. A complicare il tutto però ci saranno il ricco Burnish e la zoologa Zara, che intendono catturare Everest e condurre degli esperimenti su di lui.

Il piccolo Yeti, il futuro dell’animazione

Definire Il piccolo Yeti un “cartone” vorrebbe dire sminuire in qualche modo questa pellicola, tentando di catalogarla come prodotto per un pubblico di una ben precisa fascia d’età. La denominazione corretta è “film d’animazione”, il che esalta il grande lavoro che vi è dietro progetti di questo tipo.

Il comparto grafico è altamente curato e la sceneggiatura tende a creare ponti verso l’Asia, la sua cultura e i suoi luoghi da sogno. Prodotti come questo sono adatti a qualsiasi sorta di pubblico, giovanissimo e non solo. Una storia tenera e ricca di buoni sentimenti, in grado di commuovere e ammaliare graficamente. Ancora un successo per Dreamworks e Universal, che confezionano questa splendida perla cinematografica dopo l’acclamata trilogia di Dragon Trainer e la serie tv Trollhunters, fortemente voluta da Guillermo del Toro, che ne è il creatore.

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