Tre candidature agli Oscar per oltre 40 film: attore e produttore, Tom Cruise è una delle star di Hollywood più famose di sempre.
Una carriera lunga quasi 40 anni per uno degli attori più apprezzati di Hollywood: Tom Cruise è, ancora oggi, una vera star. Nato il 3 luglio 1962, dopo un tentativo mal riuscito di entrare in seminario, il giovane Tom prova a diventare wrestler ma un incidente domestico mette fine anche alla sua carriera sportiva. Decide così di cominciare a calcare i palcoscenici del teatro scolastico, capendo fin da subito che nella vita avrebbe voluto fare l’attore. Da allora sono trascorsi più di 40 film, tre candidature agli Oscar e anche l’inserimento nella lista degli attori più pagati di Hollywood, segno che quando il destino ci si mette e c’è del talento di mezzo, la strada da percorrere è una sola, ed è quella del successo. Dopo l’inizio con una piccola parte nel film di Franco Zeffirelli del 1981 “Amore senza fine”, Tom Cruise comincia a frequentare il mondo del cinema con ruoli man mano più consistenti, fino a quando nel 1983 non arriva il primo film da protagonista: “Risky Business - Fuori i vecchi… i figli ballano!”, che gli fa ottenere la prima candidatura ai Golden Globe. Grazie al ruolo del giovane Joel prende parte anche a “Legend” di Ridley Scott e, infine, il film che gli cambierà per sempre la vita, “Top Gun”. Proprio dal film di Tony Scott vogliamo partire per fare una carrellata delle migliori interpretazioni di Tom Cruise. Con un curriculum così vasto e importante è impossibile citarle tutte, abbiamo selezionato quelli che sono universalmente riconosciuti come i migliori film dell’attore o che hanno segnato in maniera indelebile la sua carriera:
- Top Gun
- Rain Man - L’uomo della pioggia
- Nato il quattro luglio
- Codice d’onore
- Mission: Impossible
- Jerry Maguire
- Eyes wide shut
- Magnolia
Top Gun
Con “Top Gun”, film del 1986 di Tony Scott, la carriera di Tom Cruise decollò definitivamente. Nei panni del pilota Pete “Maverick” Mitchell, temerario e coinvolgente, l’attore ha affascinato generazioni di ammiratori che ne fecero immediatamente un idolo. Complice anche una colonna sonora da Oscar, con la canzone “Take my breathe away” di Giorgio Moroder, “Top Gun” ebbe un successo clamoroso al botteghino e contribuì anche a far salire le vendite dei famosi occhiali indossati da Tom Cruise. Nel cast, oltre a Cruise, anche Kelly McGillis, Anthony Edwards e Val Kilmer. Per l’estate 2019 è previsto il sequel, “Top Gun: Maverick”
Rain Man - L’uomo della pioggia
Dopo il successo di “Top Gun”, le occasioni di lavoro sono aumentate a dismisura, con ruoli sempre molto diversi tra loro. Nel 1988, Tom Cruise viene scelto da Barry Levinson come co-protagonista dell’intenso “Rain Man - L’uomo della pioggia”, accanto a Dustin Hoffman. L’attore è un venditore d’auto di lusso sull’orlo del fallimento che scopre, alla morte del padre, di avere un fratello autistico, beneficiario dell’eredità. Cruise non portò a casa nessun riconoscimento ma il film fu un successo clamoroso: 4 Premi Oscar, tra cui quello come miglior film e miglior attore protagonista per Dustin Hoffman, 2 Golden Globe e Orso d’oro per il regista.
Nato il quattro luglio
Con il ruolo di Ron Kovic, reduce dal Vietnam, nel film di Oliver Stone “Nato il quattro luglio”, Tom Cruise ottenne la sua prima candidatura agli Oscar. Non vinse, ma si aggiudicò un Golden Globe e dimostrò a tutti di essere in grado di interpretare ruoli complessi e intensi e uscire dallo status di sex symbol che lo accompagnava dagli inizi. La pellicola rappresenta una delle prove più importanti della sua carriera.
Codice d’onore
Nel 1992, Cruise recita accanto a Jack Nicholson, Demi Moore e Kiefer Sutherland in “Codice d’onore” di Rob Reiner. Pur essendo all’apice della sua carriera, l’attore dimostrò a tutti di essere all’altezza e di non temere il confronto con un mostro sacro come Nicholson. Il film, ambientato nella base americana di Guantanamo a Cuba, ottenne 4 candidature agli Oscar e 5 ai Golden Globe.
Mission: Impossible
Impossibile è non citare la saga di Mission: Impossible, che ha dato a Tom Cruise un posto tra i migliori interpreti di action movie in circolazione. Nei panni dell’agente segreto Ethan Hunt, l’attore ha dato prova anche di straordinarie abilità da stuntman, rendendosi protagonista di scene mozzafiato. La sua ritrosia ad accettare controfigure, anche nelle scene più pericolose, lo ha messo in difficoltà diverse volte: durante le riprese dell’ultimo capitolo della saga, “Mission Impossible: Fallout”, Cruise si è rotto una caviglia saltando da un palazzo all’altro.
Jerry Maguire
Con “Jerry Maguire” di Cameron Crowe del 1996, Tom Cruise mette a segno un’interpretazione che gli vale un’altra candidatura agli Oscar. Nel film è un procuratore sportivo cinico e spietato che, di punto in bianco, decide di dare una svolta alla propria vita e avere dei comportamenti eticamente più corretti. 5 nomination agli Oscar (Cuba Gooding Jr si aggiudicò la statuetta come miglior attore non protagonista) e Golden Globe come miglior attore per Tom Cruise.
Eyes wide shut
Molto importante nella carriera dell’attore è stato anche l’incontro con Stanley Kubrick. L’attore è infatti il protagonista, insieme Nicole Kidman - all’epoca sua moglie - dell’ultimo film girato dal regista britannico, “Eyes wide shut” del 1999. Tratto dal romanzo “Doppio sogno” di Arthur Schnitzler, è la storia di due coniugi benestanti che entrano in un tunnel fatto di erotismo e di sogni. Sia Cruise che la Kidman hanno rivelato che il film è stato uno dei più complicati della propria carriera, a causa delle forti implicazioni psicologiche che ha comportato. Proprio durante le riprese di “Eyes wide shut”, la coppia ha cominciato ad avere i problemi che hanno poi portato al divorzio.
Magnolia
Nello stesso anno, Tom Cruise recita nel film “Magnolia” di Paul Thomas Anderson. Composto da nove storie separate ma connesse tra loro, il film vince l’Orso d’oro al Festival di Berlino. Tom Cruise è Frank T.J. Mackey, autore di libri e grande comunicatore, che insegna agli uomini come rimorchiare. Nutre un odio profondo verso suo padre, ormai morente. L’interpretazione gli valse un’altra candidatura agli Oscar e la vittoria del Golden Globe come miglior attore non protagonista.