Ripercorriamo la carriera di John Turturro, attore e regista americano di origini italiane
Va fiero del doppio passaporto, ottenuto nel 2011, John Turturro, attore e regista statunitense nato a Brooklyn da immigrati italiani. Suo padre Nicholas era originario infatti della provincia di Bari, mentre la mamma Katherine aveva origini siciliane. Sta per uscire nelle sale “Gloria Bell”, in cui recita accanto a Julianne Moore e, contemporaneamente, è sugli schermi televisivi con “Il nome della rosa”, la serie tv tratta dall’omonimo romanzo di Umberto Eco. Nel corso della sua carriera, John Turturro ha interpretato circa 80 film e ne ha diretti 6, lavorando con alcuni dei più grandi registi del cinema internazionale, da Scorsese a Spike Lee, da Woody Allen ai Fratelli Coen. Attore poliedrico e versatile, è molto apprezzato anche dai registi italiani: lo hanno voluto nei propri film Francesco Rosi e Nanni Moretti. Ripercorriamo la carriera di John Turturro attraverso alcuni dei suoi film più famosi.
Gli esordi, Scorsese e i primi film
Dopo il Master of Fine Arts conseguito presso la Yale School of Drama, l’attore viene scelto da Martin Scorsese per partecipare al film “Toro scatenato” come comparsa. Successivamente, recita in “Cercasi Susan disperatamente” di Susan Seidelman, in “Vivere e morire a Los Angeles” di William Friedkin e in “Gung Ho” di Ron Howard. Nel 1986 Scorsese lo vuole di nuovo in un suo film, “Il colore dei soldi”, con protagonisti Paul Newman e Tom Cruise. Qui interpreta Julian, un grande giocatore di biliardo. Nello stesso anno è anche nel cast di “Hannah e le sue sorelle” di Woody Allen e di “Un poliziotto fuori di testa” di Michael Dinner. Michael Cimino lo sceglie per “Il siciliano”, film tratto dall’omonimo romanzo di Mario Puzo e ispirato alla vita del bandito Salvatore Giuliano, che nella pellicola è interpretato da Cristopher Lambert. Turturro è Gaspare “Aspanu” Pisciotta, cugino di Giuliano.
Il sodalizio con Spike Lee
Nel 1989 John Turturro è, insieme a Danny Aiello, Rosie Perez, Giancarlo Esposito, Samuel L. Jackson, nel cast del pluripremiato “Fa’ la cosa giusta” di Spike Lee. Il film fu a centro di una serie di polemiche e il regista fu accusato di istigare gli afro-americani alla rivolta. Nonostante questo, la pellicola ottenne numerosi riconoscimenti, tra cui la nomination agli Oscar come miglior sceneggiatura non originale. In seguito, John Turturro diventa uno degli attori feticcio di Spike Lee, che lo chiama anche per “Mo’ Better Blues” del 1990, il film che lanciò definitivamente Denzel Washington come attore. L’anno successivo, per “Jungle Fever”, tra i protagonisti ci sono ancora Turturro e Samuel L. Jackson, altro attore “preferito” del regista afro-americano. Nel 1995 è la volta di “Clockers”, dove figura come produttore anche Martin Scorsese. Per questo film, Spike Lee voleva Turturro addirittura come protagonista ma alla fine la produzione decise per Harvey Keitel, più famoso rispetto all’attore. John Turturro compare anche “Girl 6 - Sesso in linea” del 1996, in “Lei mi odia” del 2004 e in “Miracolo a Sant’Anna” del 2008, ispirato all'Eccidio di Sant'Anna di Stazzema, avvenuto durante la seconda guerra mondiale.
La tregua
Nel 1997 Francesco Rosi decide di portare sul grande schermo uno dei più grandi romanzi italiani, “La tregua” di Primo Levi e come protagonista sceglie John Turturro, nei panni dello scrittore ebreo. Il film vince quattro David di Donatello e riceve la nomination alla Palma d’oro al Festival di Cannes.
L’incontro con i Fratelli Coen
Non solo Spike Lee. John Turturro è anche uno degli attori preferiti di Joel ed Ethan Coen, che l’hanno voluto in alcuni dei loro film più importanti. La collaborazione tra l’attore e i due registi comincia con “Crocevia della morte”, del 1990. Il film è basato su alcuni romanzi di Dashiell Hammett e vede tra i protagonisti Gabriel Byrne, Marcia Gay Harden e Albert Finney. L’anno successivo i tre lavorano ancora insieme in “Barton Fink - È successo a Hollywood”, vincitore della Palma d’oro e del Premio per la miglior interpretazione maschile per John Turturro al Festival del Cinema di Cannes. Turturro si aggiudica anche il David di Donatello come miglior attore straniero. Nel 1998 l’attore è ancora nel cast di un film diretto dai Fratelli Coen, “Il grande Lebowski”, diventato poi un cult. Interpretato da Jeff Bridges, John Goodman, Steve Buscemi, Julianne Moore, qui John Turturro è Jesus Quintana, un concorrente latino-americano di un torneo di bowling. L’ultimo film che vede lavorare insieme l’attore e i Coen è “Fratello, dove sei?” del 2000, dove Turturro recita accanto a George Clooney.
Passione
Presentato alla Mostra internazionale del Cinema di Venezia nel 2010, “Passione” è un docu-film diretto e interpretato da John Turturro. La pellicola è girata interamente a Napoli, città molto amata dall’attore e regista e ripercorre, attraverso aneddoti e interviste, la storia della canzone napoletana. A raccontarla, cantanti e rappresentanti della cultura partenopea, tra cui Massimo Ranieri, Sergio Bruni, James Senese.