Addio a Paolo Paoloni, il megadirettore galattico del ragionier Ugo Fantozzi

Cinema

Paolo Nizza

Paolo Paoloni in "Sì, Buana" di Luciano Salce, episodio tratto dal film "Dove vai in Vacanza?"

Si è spento all'età di 89 anni, l'attore scoperto dal grande regista Luciano Salce e celebre soprattutto per il personaggio del megadirettore galattico nella saga dei film di Fantozzi interpretati da Paolo Villaggio. Ma Paolo Paoloni ha lavorato anche con Federico Fellini e Dario Argento

"Non ci sono piccoli ruoli, ci sono solo piccoli attori". Questo sosteneva K. Stanislavskij. E Paolo Paoloni, nato a Bodio, in Svizzera, il 24 luglio del 1929, è l'esempio di quanto il regista e teorico russo avesse ragione. Basti pensare all'episodio Sì, buana, tratto dal film Dove vai in vacanza? in cui Paoloni interpreta un occhiuto agente assicurativo dei Lloyd di Londra. La distaccata flemma, la sadica imperturbabilità con la quale l'assicuratore riesce a far sbottonare l'incauto Arturo, improbabile guida turistica per Safari Africani, nonché parodia di Ernest Hemingway, è da antologia del cinema comico. Con il suo volto allampanato la sua andutura dinoccolata, la sua capigliatura da scienziato pazzo tendente alla calvizie, Paoloni era il carnefice perfetto per il pacioso e sprovveduto Paolo Villaggio, sia in Fantozzi, sia in Dottor Jekyll e gentile signora, oppure Rag. Arturo De Fanti, bancario precario. Ma Paoloni è magistrale anche nel vessare il malcapitato Lino Banfi in Vieni avanti cretino, dove in una epocale scena in una toilette accusa il comico pugliese di essere un impenitente uranista.
A scoprire Paolo Paoloni fu Luciano Salce, un maestro purtroppo non sufficientemente celebrato. Un regista straordinario nello scegliere protagonisti e caratteristi. Con quella silhouette e quel profilo inconfondibile Paoloni fu notato anche dal genio di Federico Fellini che lo volle in E La nave va, dove interpreta il Maesto Albertini.

Paoloni ha bazzicato con successo pure il cinema horror, recitando in autentici cult come Inferno di Dario Argento e Cannibal Holocaust di Ruggero Deodato. Paolo ha partecipato anche a moltissime commedie recenti da Il nostro matrimonio è in crisi di Antonio Albanese a Si accettano miracoli di Alessandro Siani, sino a Benedetta follia di Carlo Verdone, il suo ultimo film, la sua ultima rappresentazione.

Certo, per il grande pubblico resterà per sempre il megadirettore galattico Duca Conte Maria Rita Vittorio Balabam, protagonista di Fantozzi (1975), Il secondo tragico Fantozzi (1976), Fantozzi in paradiso (1993), Fantozzi - Il ritorno (1996), Fantozzi 2000 - La clonazione (1999). Il dirigente con la poltrona in pelle umana e l'acquario in cui al posto dei pesci nuotano i dipendenti. Il manager che diceva battute come" Ecco, bisognerebbe che per ogni problema nuovo tutti gli uomini di buona volontà, come me e come lei, caro Fantozzi, cominciassero a incontrarsi senza violenze in una serie di civili e democratiche riunioni, fino a che non saremo tutti d'accordo." E a Fantozzi che gli rispondeva: "Ma mi scusi, Santità, ma in questo modo ci vorranno almeno mille anni!", lui replicava : "Posso aspettare... Io".

A noi invece non resta che riguardare le tue interpretazioni, per comprendere una volta di più quanto fossero straordinari e indispensabili i caratteristi nel cinema italiano. Ci manchi gia, megadirettore

 

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