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Open Water 3 – Cage Dive, il terzo capitolo della saga su Sky Cinema

Cinema

Torna il ciclo Notti da horror, giovedì 30 agosto alle 21.00 su Sky Cinema Max è la volta di Open Water 3 – Cage Dive di Gerald Rascionato. Dopo i primi due capitoli della serie, il film di Rascionato è il terzo capitolo della famosa saga popolata da feroci squali, girato in soggettiva e con la tecnica del found footage.
 

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Tre amici californiani si recano in Australia per girare un video subacqueo sulle loro immersioni tra gli squali, da utilizzare poi come provino per un reality show estremo chiamato Shark Cage Dive. Qualcosa però non va per il verso giusto, la loro imbarcazione viene sorpresa da un'enorme onda che spazza via ogni cosa. Open Water 3 – Cage Dive di Gerald Rascionato ti aspetta su Sky Cinema Max giovedì 30 agosto alle 21.00.

L’onda anomala rovescia una barca al largo della costa australiana, gettando in acque infestate da squali chi è a bordo. Tra i dispersi, tre ragazzi californiani: i fratelli Jeff e Josh, oltre a Megan, fidanzata di Jeff, arrivati sin lì per salutare Greg, cugino australiano dei fratelli, e fare una bella vacanza.
Una settimana dopo, un sub scopre, incastrata in una roccia sott'acqua, le telecamera di uno dei ragazzi californiani dispersi.

Il filmato spiega cosa è successo e svela qualcosa di inaspettato.L'idea dei tre, si scopre, è quella di filmare qualcosa di "estremo" per partecipare all'audizione di un reality televisivo e avere la possibilità di guadagnare un bel po' di soldi. Perciò, intendono immergersi nelle acque piene di squali in una gabbia protettiva e filmare cosa succede. Salutato Greg, i tre vanno ad Adelaide per l'immersione nella gabbia. Tutto sembra perfetto anche se, in realtà, Josh, all'insaputa del fratello, ha una “relazione” proprio con Megan. I tre si immergono in acqua all'interno della gabbia. Poi arriva l'onda anomala e le cose si fanno molto difficili. Tranne che per gli squali, che invece sono perfettamente a loro agio. I tre rimangono quindi soli in mazzo all'oceano in balìa degli squali affamati. Riusciranno a salvarsi?

Quando parliamo di found footage ci riferiamo film realizzati parzialmente o interamente con un metraggio preesistente, successivamente riassemblato in un nuovo contesto. Il formato è quello, in via di estinzione ma ancora utilizzato qua e là, con inquadrature sconnesse e traballanti. Tuttavia la seconda metà del film, una volta avvenuto l'incidente dell'onda anomala, si presenta più vivace.
Gerald Rascionato che scrive e dirige il film, riesce ad unire in modo armonioso i filmati "recuperati" a interviste e altro materiale, confezionando così un racconto coeso e unitario.