Guardiani della Galassia, licenziato James Gunn. Chi lo sostituirà?

Cinema

Floriana Ferrando

Il regista James Gunn.
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Il regista è stato tagliato fuori dal progetto a causa di alcuni tweet offensivi pubblicati sul suo account dieci anni fa. E ora chi dirigerà il film? Intanto l'intero cast della pellicola pubblica sui social una lettera aperta, chiedendo alla Disney di tornare sulla sua decisione

C’era una volta il regista James Gunn. Poi sono spuntati dei vecchi tweet goliardici e ora a dirigere il terzo sequel della serie sui Guardiani della Galassia non sarà più lui. Ma il cast del film non ci sta ed esprime la propria solidarietà al celebre regista pubblicando online una lettera aperta. Intanto iniziano a circolare i nomi dei possibili sostituti presi in considerazione.

Guardiani della Galassia Vl.3, ecco cosa aspettarsi

Disney licenzia James Gunn

Guardiani della Galassia Vol. 3 è previsto per il 2020, dopo il primo film del 2014 e il sequel rilasciato nel 2017. Al timone della serie ispirata ai personaggi dei fumetti Marvel c’era il regista James Gunn, fino a quando pochi giorni fa la Disney ha deciso di sollevarlo dall’incarico. I motivi? Dei vecchi tweet politicamente scorretti e offensivi su temi delicati come olocausto, pedofilia e stupro pubblicati sul profilo social del regista molti anni addietro: “Gli atteggiamenti offensivi e le affermazioni scoperte sul feed Twitter di James sono indifendibili e incoerenti con i valori del nostro studio, e abbiamo interrotto i nostri rapporti commerciali con lui», ha detto Alan Horn, presidente di Walt Disney Studios. Tuttavia Gun aveva già avanzato in passato le sue scuse per essersi lasciato andare a commenti insensibili e che, dice, “non riflettono la persona che sono oggi o che sono da un po' di tempo”. La faccenda riemerge a distanza di anni dopo che il portale conservatore e filogovernativo One America News ha riportato alla luce quei messaggi, dando del filo da torcere al regista, grande oppositore di Donald Trump, tanto da avere definito il Presidente americano come peggiore di Thanos, il cattivo dei fumetti.

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La solidarietà di Hollywood
È possibile che un regista di fama mondiale venga rimosso da un incarico per dei messaggi pubblicati (e poi cancellati) più di dieci anni fa? Le celebrità si schierano dalla parte di Gunn. Chris Pratt, Zoe Saldana, Bradley Cooper, Dave Bautista, Vin Diesel e altri membri del cast del franchise dei Guardiani della Galassia hanno condiviso sui social network una lettera aperta per chiedere che il regista venga reintegrato alla guida del terzo capitolo della serie: "Sosteniamo pienamente James Gunn – si legge online - Siamo rimasti tutti scioccati dal suo improvviso licenziamento della scorsa settimana e abbiamo intenzionalmente aspettato questi dieci giorni per rispondere al fine di pensare, pregare, ascoltare e discutere. In quel momento, siamo stati incoraggiati dall'effusione di sostegno da parte di fan e membri dei media che desiderano vedere James reintegrato come direttore del Volume 3 e scoraggiati da quelli così facilmente ingannati nel credere alle tante e strane teorie cospirative che lo circondano “.


La petizione online
A sostegno di James Gunn si è mobilitata anche la Rete: sul noto portale Change.org è stata lanciata una petizione a sostegno del reintegro di Gunn. “Sono d'accordo – spiega l’autore dell’iniziativa - sul fatto che se una persona dice delle stupidaggini mentre lavora per uno studio, lo studio ha il pieno diritto di licenziarlo in caso di controversie. Questa situazione è molto diversa, anche perché Gunn ha fatto queste battute anni prima di lavorare per la Disney. Sono d'accordo anche sul fatto che le sue battute fossero schifose e poco divertenti ma erano battute, non erano un'opinione o una dichiarazione, erano solo un brutto tentativo di risultare divertente”. In due settimane la raccolta firme 2.0 ha registrato oltre 370 mila adesioni.

LA PETIZIONE SU CHANGE.ORG

A caccia di un regista sostituto
I fan del genere non hanno dubbi: nessuno potrà degnamente sostituire James Gunn. D’altronde senza il suo genio creativo che ha spianato la strada alla Marvel per indagare sul grande schermo i vasti regni dei fumetti, Thor probabilmente starebbe ancora combattendo con dei semplici elfi spaziali, Hulk non sarebbe mai uscito dal suo sistema solare e il pubblico potrebbe non avere mai conosciuto Thanos. Fra i nomi più papabili potrebbe esserci quello di Taika Waititi, che con Thor: Ragnarok ha dimostrato una certa dimestichezza con il mondo dei fumetti. In alternativa, che dire di Peyton Reed, chiamato per sostituire nel 2014 Edgar Wright alla regia di Ant-Man?

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