Il talento, l’ironia e l’allegria di Laura Adriani contagiano Cinepop

Cinema

Paolo Nizza

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Ha solo 24 anni è già 12 anni di carriera alle spalle. Laura Adriani, una delle più promettenti e talentuosi attrici italiane, è pronta a condurre Cinepop a partire da lunedì 18 giugno. L’abbiamo incontrata e ci ha raccontato come è nata la sua passione per la recitazione, il suo rapporto con la musica, i social, la moda, la cucina e soprattutto il suo sogno: essere amica di Alessandro Cattelan

Jim Morrison diceva: “Sii sempre come il mare che infrangendosi contro gli scogli, trova sempre la forza per riprovarci.” E Laura Adriani, classe 1994, del mare possiede la stessa determinazione, oltre agli occhi di un cristallino azzurro Polinesia. Nata a Roma, sotto il segno dell'Ariete, Laura è nata attrice. Ha cominciato a studiare recitazione a 8 anni e a 12 già lavorava in televisione in serie come I Cesaroni, Solo per amore, Squadra Mobile. Al cinema è stata la giovanissima amante di Alessandro Gassman in Tutta colpa di Freud di Paolo Genovese, mentre in Non c’è più religione era la figlia di Claudio Bisio, buddista e incinta. La Adriani ha lavorato anche con Giuseppe Piccioni nell'ottimo Questi Giorni e con Silvio Soldini in Il colore delle cose, dove ha interpretato in maniera straordinaria una ragazza non vedente a fianco di Valeria Golino.
Ma il talento di Laura Adriani si manifesta anche nello studio (è a un passo dalla laurea in psicologia) e pure nello studio di Cinepop mentre recita le battute per il promo del programma. In fondo, come insegna il regista russo Konstantin Stanislavskij "Non ci sono piccoli ruoli, ci sono solo piccoli attori".

Cosa dobbiamo aspettarci dalla tua conduzione di Cinepop?

Vorrei dare un’impronta ironica al programma, perché sono molto ironica anche nella vita. Amo sdrammatizzare. Spero di portare allegria nelle case degli spettatori, parlando di Cinema.

Come è nata la tua passione per la recitazione?

Ènata per caso. Avevo 8 anni e un’estate al mare, al lido dove andavo in vacanza con i miei genitori sono arrivate delle insegnanti di recitazione e hanno iniziato a fare degli sketch di cabaret. Io ho partecipato insieme ad altri bambini e poi abbiamo partecipato al saggio a fine estate. E quando ho iniziato a recitare ho capito che mi trovavo molto meglio sopra il palco che sotto a guardare lo spettacolo. 

Vittorio Gassman diceva “Recitare non è molto diverso da una malattia mentale: un attore non fa altro che ripartire la propria persona con altre. È una specie di schizofrenia.”

Anch’io la penso così. D’altronde la pazzia esiste dentro ognuno di noi. C'é chi la lascia più andare come gli artisti e si concedono di liberare la propria follia.

Tu hai recitato sia in commedie, sia in drammi d’autore e in entrambi i casi sei stata bravissima. Ma c’è un genere che prediligi?

Direi il cinema autoriale, è  il genere in cui mi riconosco di più, è il mio mood, il mio tono, il mio modo di intendere il cinema. Anche se nella mia vita sono molto comica. E poi non è detto che la comicità sia sempre sinonimo di film commerciale. Penso al cinema di Paolo Virzì che riesce a girare delle commedie pur restando un autore. Peraltro. mi piacerebbe molto essere diretta da lui, come vorrei tornare a lavorare con Giuseppe Piccioni.

Qual è la tua rubrica preferita di Cinepop?

Sicuramente Quattro cose per fare i fighi. Perchéio sono tutto tranne che una persona figa.

Non mi pare proprio

Ma essere figo è un modo di percerpirsi . Io Mi sento abbastanza sfigata come attitude.

So che ami cantare. Ti piacerebbe partecipare a X Factor? 

Sì, come giudice.  Penso che io e Fedez ci divertiremo molto insieme.

Che musica stai ascoltando in questo periodo?

In questo particolare frangente sto ascoltando i cantautori del passato soprattutto Fabrizio De André, ma non posso dirvi il perché. Il mio cuore è felice in questo momento e amo sentire questi poeti di un tempo.

Su Sky vanno in onda molti cooking Show. Ti piace cucinare?

Molto, anche se ho delle disabilità ai fornelli (ride mentre lo dice). Comunque piano, piano sto ampliando in mio menù e non mi dispiacerebbe seguire un corso di cucina

Il tuo piatto forte?

Degli spaghetti di zucchine che poi si possono condire con le salse più svariate: dal pesto all’avocado

Il tuo rapporto con i social?

A volte, molto controverso. Guardo il mio profilo e mi accorgo che 25mila persone possono vedere quello che posto e mi fa molto strano. Per altri versi li uso come li usano tutti, sono una ragazza assolutamente normale con degli amici e a volte mi fa piacere condividere ed esternare determinate cose. Comunque non ne ho paura e credo di saperli gestire.  

Tu sei di Roma, ti piace la tua città?

Sì è bellissima, però è un disastro. Se dovessi cambiare mi piacerebbe vivere a Bologna. È una città stimolante, a misura d’uomo, piena di giovani, di locali, di cultura.

In questo momento, per registrare Cinepop sei vestita in maniera elegante e sexy. Ma qual è il look che preferisci?

Direi né sportiva, né sexy. Io non vado in giro in tuta perché non mi piace. Però vesto seducente solo in qualche occasione speciale.  Di solito mi piace indossare gonne lunghe abbinate a magliettine. Insomma un casual chic, molto newyorchese come look.

Perché uno dovrebbe guardare Cinepop?

Innanzitutto perché parliamo di Cinema in modo allegro, leggero, ma con competenza. E poi avremo molti ospiti.

In Cinepop sei una conduttrice. Qual è il tuo conduttore preferito?

Mi piace da morire EPCC. L’ho già detto altre volte. Io mio sogno è partecipare al programma e voglio diventare amica di Cattelan sui social. A parte gli scherzi apprezzo moltissimo Alessandro, lo trovo molto divertente ed e un grande professionista.

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