Al cinema arriva Tonya. Su Sky Cinema Cult e Cinepop l’anteprima del film

Cinema

Arriva nei cinema il 29 marzo grazie a Lucky Red, Tonya, la storia della pattinatrice Tonya Harding, protagonista nel 1994 di uno dei più grandi scandali sportivi di tutti i tempi. Non perdere una breve anteprima del film, lunedì 26 marzo su Sky Cinema Cult alle 20.50 e giovedì 29 marzo alle ore 21.00 all'interno di Cinepop

“Gli americani vogliono qualcuno da amare e poi vogliono qualcuno da odiare” È in questa sintesi che si può racchiudere la storia vera di Tonya Harding, pattinatrice su ghiaccio protagonista nel 1994 di uno dei più grandi scandali sportivi di tutti i tempi. La storia c’è la racconta il film Tonya (I, Tonya titolo originale) di Craig Gillespie - in sala in Italia per Lucky Red dal 29 marzo (una breve anteprima del film andrà in onda lunedì 26 marzo su Sky Cinema Cult alle 20.50 e giovedì 29 marzo alle ore 21.00 all'interno di Cinepop) reduce dall'Oscar per la migliore attrice non protagonista (Allison Janey) e dei primi ai Golden Globe e agli Independent Spirit Award, dopo i successi a Toronto e al Roma Film Festival

Nella vicenda della Harding, che fu la prima atleta americana ad eseguire il famoso difficilissimo triplo salto axel, c’è tutta la cultura americana, i suoi stereotipi che come spesso capita sono anche delle verità sociali. Margot Robbie, che lo ha anche prodotto, si è trasformata in Tonya, la ragazzona dell'Oregon che non ha mai conosciuto abbracci materni, è venuta su a botte, ma dentro ha una carica immensa, persino trasgressiva nel mondo delle principesse del pattinaggio.

ll film, scritto da Steven Rogers, ricostruisce la favola nera della Harding nel pieno degli anni '90, la sua ascesa ai campionati nazionali statunitensi, la sua drammatica caduta il tutto circondato da una popolarità mai vista.

La vicenda fu un caso eclatante e nello stesso tempo sconvolgente: la promessa del pattinaggio Nancy Kerringan, amica ma soprattutto rivale della Harding, fu colpita al ginocchio da uno sconosciuto e dovette ritirarsi. L'indagine dell'Fbi ricondusse al marito di Tonya e a lei stessa la colpa di aver pagato un killer per aggredire e mettere fuori gioco Nancy. Non sappiamo se realmente le cose andarono così. Ma per Tonya fu praticamente la fine dei sogni sportivi.  Al termine del processo, fu espulsa dalle associazioni di pattinaggio, le fu vietato di pattinare ancora, di gareggiare, oltre a prigione e risarcimenti. Il film invece inquadra quello scandalo sportivo nel suo contesto e Tonya, oltre che essere la 'sua' versione dei fatti, ha anche il sapore della riabilitazione oltre 20 anni dopo.

Al di là' della vicenda sportiva, il film biografico e drammatico emoziona con il ritratto di questa ragazza di provincia, sui pattini a 3 anni, povera che si cuce i vestiti da sola e ha voglia di arrivare in un mondo classista che rifiuta la sua immagine chiassosa, la sua provenienza da una famiglia disgregata. Tonya succube della madre mostro, del marito Jeff Gillooly che dice di amarla ma la picchia duramente, Tonya che vuole solo pattinare e far vedere quanto è brava, Tonya che è se stessa solo quando piroetta incredibilmente sul ghiaccio cercando l'approvazione di tutti mentre intorno sembra avere un mondo contro: la madre, il marito, i giudici che non le danno mai il punteggio che merita perché' lei si ostina ad essere punk nel mondo delle perfettine.

L'interpretazione della Robbie non si dimentica e bravo è il resto del cast a cominciare dalla perfida madre padrona LaVona (Allison Janney che ha meritato l'Oscar), il marito Jeff (Sebastian Stan), l'allenatrice Diane (Julianne Nicholson). Al termine della storia i volti veri dei protagonisti in spezzoni d'epoca mentre i titoli di coda avvisano che Tonya oggi disegna giardini e si è risposata felicemente e tiene a dire di essere una buona madre.

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