La notte non fa più paura: per non dimenticare il terremoto in Emilia

Cinema

A 5 anni di distanza, per non dimenticare le vittime di quel tragico evento, Sky Cinema Uno propone in prima tv La notte non fa più paura di Marco Cassini. L’appuntamento è per sabato 20 maggio alle 23.20

Il 20 maggio 2012 alle 4 del mattino un forte sisma colpì l’Emilia Romagna, dando il via a una serie di violente scosse nei giorni successivi che provocarono morti, feriti, sfollamenti e danni al patrimonio culturale. A 5 anni di distanza, per non dimenticare le vittime di quel tragico evento, Sky Cinema Uno propone in prima tv La notte non fa più paura di Marco Cassini.  Quello d'Emilia è ricordato come il terremoto delle fabbriche perché i morti sono stati soprattutto gli operai. Per questo sono proprio i lavoratori delle fabbriche e delle industrie, venuti dal sud, dall'estero o dalla stessa provincia, i protagonisti del film di Cassini. L’appuntamento è per sabato 20 maggio alle 23.20 su Sky Cinema Uno.
 

Frutto della collaborazione di tanti giovani professionisti, La notte non fa più paura, oltre al regista Cassini, ha impegnato Samuele Govoni per l'ideazione, il protagonista Stefano Muroni, Ilaria Battistella come produttrice esecutiva, tutti provenienti dai Centri Sperimentali di Cinematografia di Roma e di Milano. Inoltre anche hanno collaborato Maria Rita Storti come finanziatrice del film Maria Rita Storti. Un ruolo molto importante è stato anche quello di Walter Cordopatri, uno degli ideatori del progetto nonchè protagonista del film.

Senza aiuti e da soli, questi ragazzi si sono aggiudicati tre premi al Social World Film Festival di Sorrento: Miglior Film, Miglior Sceneggiatura e Menzione della Giuria di Qualità. Il film è stato scelto nell’agosto 2016 come evento speciale alla 20esima edizione del Bobbio Film Festival, diretto dal regista Marco Bellocchio. Sempre nell’ottobre del 2016 è stato l’evento Speciale al MAXXI, all’interno della Festa del Cinema di Roma, alla presenza del Ministro alla Cultura Dario Franceschini.
 

Tanta strada, tantissima per una pellicola girata in soli 10 giorni (nel comune di Mirabello) e con un budget davvero "minimale" . Un progetto che ha coinvolto in prima persona le numerose persone che hanno vissuto realmente il sisma e che hanno in parte suggerito anche gli avvenimenti. Oltre al racconto drammatico del terremoto, il merito di questa pellicola sta soprattutto nel voler essere una riflessione anche esistenziale: uno spiraglio di luce, una possibilità. Un racconto dal cuore umanissimo, non provocatorio, né accusatorio o rabbioso, ma intimo, empatico, senza patetismi.



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