Festeggiamenti e proteste per l'Inauguration Day di Trump

Cinema

Nel primo pomeriggio del 20 gennaio 2017, dopo aver prestato giuramento al Campidoglio, Donald Trump diventerà ufficialmente il 45esimo Presidente degli Stati Uniti, in quella che sarà la 58esima inauguration ceremony. Dal giorno precedente inizieranno una serie di eventi e balli di festeggiamento, che vedranno coinvolte alcune fra le personalità più rilevanti del Paese. IL VIDEO 

Come per ogni inaugurazione, centinaia di migliaia di persone celebreranno l'evento. Secondo le previsioni però, altrettante scenderanno in piazza per protestare contro il Presidente designato. I servizi segreti americani si stanno già preparando per gestire l’enorme afflusso di persone, che giungeranno sia a Washington che in altre grandi città statunitensi per esercitare il primo emendamento della costituzione, che garantisce libertà di parola e libertà di riunirsi pacificamente.


Anche Hollywood prenderà, per l’ennesima volta, una posizione netta nei confronti del neo Presidente. A differenza dell’Inaugurazione di Obama, non ci sarà Beyoncé a ballare sul palco. Bruce Springsteen non canterà, Ariana Grande, John Legend e Elton John non appariranno durante la cerimonia. Praticamente nessuna celebrity di serie A parteciperà alla celebrazione di Trump. Una sorta di rifiuto pubblico da parte delle star, che se non toglie nulla al fatto che Trump sia stato regolarmente eletto dal popolo statunitense, getta comunque su di lui una piccola ombra.


Il 21 gennaio, un giorno dopo l’Inaugurazione di Trump, a Washington e a Los Angeles è prevista la Women’s March, una Marcia per la difesa dei diritti umani, delle libertà civili e la giustizia sociale, che avrà dichiaratamente un sapore anti Trump e a cui parteciperanno centinaia di migliaia di persone. Fra le star attese alla marcia ci sono Scarlett Johansson, Katy Perry, Cher, Evan Rachel Wood, Jessica Chastain, Julianne Moore, Olivia Wilde e molte altre.


Lo stesso giorno a New York, Mark Ruffalo, Alec Baldwin e Michael Moore hanno organizzato la Guy’s march, che porterà i manifestanti fuori dalla Trump Tower.
Stando a quanto dichiarato dai servizi segreti, Washington nei prossimi giorni sarà letteralmente blindata, ma anche le altre città in cui si terranno le marce vedranno un considerevole aumento di controlli e forze dell’ordine.


Che la si pensi in un modo o nell’altro, c’è da giurare che i prossimi giorni saranno molto importanti per la storia contemporanea americana e mondiale. Tenetevi pronti perché sta per cominciare un nuovo capitolo.

 

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