Zombi in Laguna: le interviste a Dario Argento e Nicolas Winding Refn

Cinema
Dario Argento e Nicolas Winding Refn
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A seminare incubi a Venezia 2016 ci hanno pensato Dario Argento e Nicolas Winding Refn con una versione restaurata in 4K di Zombi, titolo originale Dawn of the Dead, capolavoro mai dimenticato di George A. Romero del 1978

di Davide Pitinzano

C'è stato spazio anche per il genere horror alla 73ma edizione del Festival di Venezia. A seminare incubi in laguna ci hanno pensato Dario Argento e Nicolas Winding Refn, con una versione restaurata in 4K di Zombi, titolo originale Dawn of the Dead, capolavoro mai dimenticato di George A. Romero del 1978.

"Il film è lo stesso, gli attori sono uguali, l'ambientazione è identica. Ma il film si vede molto meglio -ha detto Dario Argento, che di quest'opera diventata subito cult del genere fu non solo produttore e distributore della versione europea, ma ha anche contribuito alla sua realizzazione in tutte le sue parti (sceneggiatura, colonna sonora, montaggio)- Mi ricordo che l'anteprima italiana del film a Torino. Fu un grande successo. La sala era piena...ricordo le grida pubblico, sembrava un concerto rock...fu bellissimo!".

"Il cinema è diventato una sorta di museo ormai. Molte opere vengono restaurate e con questa versione di Zombi in 4K non facciamo altro che mostrare il film nel suo aspetto originale", racconta Nicolas Winding Refn, grande appassionato di cinema horror.

Ma come mai gli zombi sono ancora così popolari dopo quarant'anni? Il grande seguito di una serie TV sul genere, The Walking Dead, ne ė un esempio lampante: "C'è una certa spietatezza di vita, una certa disumanità, che rende gli zombi molto più attuali di quanto si pensi -racconta Argento- le paure di oggi sono diverse, sono paure del terrorismo o paure delle violenze strada. Ma le paure più profonde sono rimaste sempre le stesse. Sono quelle che vengano dal di dentro, dalle nostre profondità, dal nostro subconscio".

Ma è il regista danese che ci spiega quanto il film sia stato importante. E ovviamente lo fa nel suo stile, quello con cui ci ha ormai abituato con il suo cinema: "Zombi è stato il film più emulato di sempre. Soprattutto per l'avarizia che esprime. Oggi possiamo dirlo: Zombi ha creato Donald Trump!"

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