Arriva, in prima tv, su Sky Cinema 1 e in contemporanea su Sky 3D, domenica 12 giugno alle 21.10 Lo straordinario viaggio di T.S. Spivet di Jean-Pierre Jeunet, già regista de Il Favoloso Mondo di Amelie. Il film è tratto dal romanzo del giovanissimo Reif Larsen Le Mappe dei miei Sogni.
Sono pochi gli autori che come Jean-Pierre Jeunet (Il favoloso mondo di Amélie)) riescono a dar vita, ai pensieri e alle fantasie, anche quelle più folli dei suoi protagonisti. Stavolta il terreno di gioco sono i sogni, le riflessioni e le avventure di un bambino, resi grazie al 3D in Lo straordinario viaggio di T.S. Spivet con Kyle Catlett, Helena Bonham Carter e Judi Davis, ispirato dal libro per bambini Le mappe dei miei sogni di Reif Larsen.
La pellicola, presentata Festival Internazionale del Film di Roma 2014, fuori concorso dalla sezione Alice nella città sarà trasmesso, in prima tv, su Sky Cinema 1 e in contemporanea su Sky 3D, domenica 12 giugno alle 21.10.
Questa la storia. T.S Spivet è uno geniale bambino di 10 anni, inventore e scienziato in erba, che si sente decisamente fuori posto nel ranch della sua famiglia in Montana. Non ha dialogo con il padre, cowboy d'altri tempi (Callum Keith Rennie) e la madre (Bonham Carter), ossessionata dallo studio degli insetti, si è chiusa sempre più in se stessa dopo la morte in un incidente del fratello gemello di T.S, Layton. Quando il protagonista riceve la notizia di aver vinto il prestigioso premio Baird dello Smithsonian Institute a Washington, per una sua creazione, T.S Spivet decide di partire e cominciano le avventure...
Come si comprende, Lo straordinario viaggio di T.S. Spivet è una sorta di fiaba contemporanea che narra di amore, di maturazione, di malinconia e di sfide. E' anche un viaggio visionario inframezzato da paesaggi maestosi della prateria americana che nella messa in scena strizza l'occhio ai temi western tanto cari al regista francese. Jeunet ha, infatti, sempre dichiarato di avere una passione in particolare per la rilettura del genere fatta da Sergio leone, soprattutto di C'era una volta il west, esempio mirabilissimo di grande cinema ludico. Cosa, del resto, sempre presente nel favoloso mondo di Jean-Pierre Jeunet.