Sonia Braga a Cannes: combattente fuori e dentro il grande schermo

Cinema
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La 69ma edizione del Festival di Cannes 2016 vede, tra i film in gara, Aquarius del regista brasiliano Kleber Mendonça Filho. Protagonista della pellicola è Sonia Braga, la splendida attrice che Silvia Muntoni ha incontrato per noi.

di Silvia Muntoni
@La_Muntoni

 

“Scusate, possiamo spostarci dentro? Sto congelando”. Siamo su una splendida terrazza nel centro di Cannes e queste sono le prime parole che mi rivolge Sonia Braga mentre mi viene incontro sorridendo. Una frase che dice già tutto del carattere dell’attrice che, con il film Aquarius potrebbe portare in Brasile la Palma d’Oro come Miglior Attrice. Perché Sonia Braga, prima ancora di essere un’icona sexy degli anni Ottanta e prima ancora di essere la protagonista di film cult come Il bacio della donna ragno e di Donna Flor e i suoi due mariti, è soprattutto una donna normale. Una donna che sulla terrazza ha freddo e non le importa di apparire meno sexy, non le importa di coprire il bel vestito corto che indossa: Sonia Braga è una donna che nella vita sa scegliere le proprie battaglie e la resistenza alle intemperie nel nome del glamour, non è una di queste.


È proprio la lotta il punto d’inizio della nostra chiacchierata: la lotta del suo personaggio Clara che in Aquarius difende con ogni mezzo la sua casa dalle pressioni di un’azienda che vuole impossessarsene: “in un certo senso Clara è una femminista perché è indipendente dagli uomini, è forte ma più di tutto è una donna che non sopporta le ingiustizie e in questo momento appoggerebbe totalmente la battaglia per la parità salariale e soprattutto la lotta per combattere la violenza sulle donne”. Una forza che accomuna il personaggio alla vera Sonia Braga e che, forse proprio per questo, è stata scelta dal regista Kleber Mendonça Filho per un ruolo così intenso: “ho aspettato tutta la vita una parte così: è come quando vuoi esprimere un concetto ma non trovi i termini adatti e improvvisamente, come per miracolo, arriva qualcuno che ti affida le parole giuste da dire” dice l’attrice. E le parole sono state lo strumento scelto dal cast durante la premiere di Aquarius per un’altra battaglia: quella per la democrazia. Dopo aver sfilato sul tappeto rosso, gli attori e il regista hanno esibito dei cartelli per denunciare la situazione politica brasiliana: “Il Brasile non è più una democrazia”, “Il mondo non può accettare un governo illegittimo”, “Resisteremo”: un momento di emozione totale ripetuto alla fine della proiezione del film, davanti alla standing ovation di un pubblico adorante e commosso.


Non è stata la prima volta di Sonia sul tappetto rosso della Croisette: “ero già stata a Cannes nel 1981 con il film Un caldo incontro e tornai 4 anni dopo con il regista Hector Babenco e Il bacio della donna ragno: ricordo lo stupore nel vedere tutto questo splendore”. E di ricordi Sonia ne ha parecchi, come quando alla fine dell’intervista, a telecamere spente e dopo avermi parlato della sua passione per il cinema italiano, mi dice “Una volta ho incontrato Federico Fellini: era un uomo straordinario, mi diede un fazzoletto con sopra un suo disegno, le conservo come se fosse il pezzo di un museo!”. Ricordi, battaglie, forza: quelli raccontati in Aquarius e quelli nella vita di una normalissima, straordinaria Sonia Braga.

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