100 anni di cinema in 100 scene

Cinema
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Un video che prova a restituire la magia del grande schermo scegliendo una sola sequenza di una sola pellicola per ciascun anno dell'ultimo secolo di film. Da Chaplin a Hitchcock da Fellini a Spielberg

Rocky che sale la scalinata del Philadelphia Museum of Arts. Cary Grant che cerca di sfuggire all'attacco di un biplano in Intrigo internazionale. King Kong sulla cima di un grattacielo. Un rasoio che si avvicina minaccioso all'occhio di una donna in Un chien andalou di Luis Buñuel. Biancaneve e gli uccellini. Il comizio di Charles Foster Kane davanti alla sua gigantografia in Quarto Potere. L'incedere a rallentatore di Mister Blonde, Blue, Brown, Orange, Pink e White ne Le Iene di Quentin Tarantino. E ancora Charlie Chaplin e il fanciullo ne Il Vagabondo o la grazia di Fred Astaire in Cantando sotto la pioggia. Epoche diverse, film differenti, un comune denominatore: questi lungometraggi e queste scene hanno scritto una pagina importante nella storia del cinema entrando a far parte della nostra cultura dell'immagine e del nostro Dna visivo. Per rendersene conto basta guardare un nuovo video pubblicato sulla piattaforma Vimeo e intitolato 100 Years/100 Shots.



Sequenze memorabili - Come indica il titolo, la clip, realizzata dall'utente Jacob T. Swinney, raccoglie cento film, uno per ogni anno dal 1915 al 2015, e di ciascuno seleziona una scena. Si va da Nascita di una nazione a Mad Max: Fury Road passando per alcuni dei più grandi capolavori della storia della settima arte come il Gabinetto del dottor Caligari o Vita da Cani di Charlie Chaplin, Psycho, Niente di nuovo sul fronte occidentale o ET. Fra tanti tesori cinematografici, l'Italia è ben rappresentata grazie al neorealismo (Roma città aperta, Ladri di Biciclette), Federico Fellini (8 e mezzo) e il western all'italiana di Sergio leone con Il buono, il brutto e il cattivo. “Alcune scene sono tra le più riconoscibili della storia del cinema, altre significative per altre ragioni”, ha scritto Swinney, presentando il suo lavoro. “Per esempio, alcune sequenze hanno aperto le porte a uno stile o definito un genere, altre hanno sperimentato i confini della censura e delle aspettative degli spettatori. Se non altro, voglio che questo video ci ricordi perché amiamo così tanto il cinema”. E in effetti a rivedere tutti insieme, uno accanto all'altro, questi capolavori viene voglia di sedersi in poltrona, aspettare che le luci si spengano e lasciarsi trasportare dentro lo schermo.

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