Riccardo Sinigallia va "a cuor leggero" ai David di Donatello 2016

Cinema
Una immagine tratta da "Non essere cattivo". I film ha ottenuto 16 candidature ai David, tra cui quella per la Migliore canzone originale ("A cuor leggero") firmata da Riccardo Sinigallia
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L'artista romano è candidato nella categoria Miglior Canzone Originale con "A cuor leggero"  che fa da colonna sonora finale al film Non essere cattivo. Aspettando l'assegnazione dei riconoscimenti, in programma lunedì 18 aprile dalle 20.50 su Sky Cinema 1, Tv8 (canale 8 del DTT), Sky Uno e Sky Cinema - David di Donatello (canale 304), lo abbiamo intervistato

 

 

di Fabrizio Basso

Una emozione unica. Riccardo Sinigallia non ha esitazioni quando gli chiediamo di raccontare la sua partecipazione, col brano A cuor leggero che chiude il film Non essere cattivo di Claudio Caligari.
Aspettando l'assegnazione dei riconoscimenti, in programma lunedì 18 aprile dalle 20.50 su Sky Cinema 1, Tv8 (canale 8 del DTT), Sky Uno e Sky Cinema - David di Donatello (canale 304), lo abbiamo intervistato.

Riccardo Sinigallia come è stato coinvolto nel progetto Non essere Cattivo?
Prima le dico un'altra cosa: A cuor leggero era pronto da tempo, prodotto e arrangiato poi per una strano istinto lo ho lasciato fuori dal disco. E infatti è arrivata la telefonata.

Di chi?

Valerio Mastrandrea. Cercava un brano da inserire nei titoli di coda.

E lei lo aveva pronto...

Non è stato così automatico. Intanto nessuno mi ha mai contattato con quel trasporto. In passato ho avuto spesso la sensazione che parlavano con me come potevano parlare con un altro. Stavolta è stato diverso.

Emozione a mille e pezzo pronto.

Ma loro volevano che facessi una cover dei Clash, Bankrobber.

E lei?

Per un po' ci ho lavorato seppur con un senso di sofferenza. Poi Laura, la mia compagna, mi ha invitato a lasciare perdere e a fare sentire A cuor leggero. A Mastrandrea è piaciuto, lo ha fatto sentire un po' in giro e alla fine ha vinto.

Chissà che gioia!

Pazzesca. Ho anche chiamato il mio tour A Cuor leggero.

Ama il cinema.

Molto. C'è stato un periodo della mia vita in cui, anche per questioni personali, capitava di vedere pure tre film al giorno. Ora non sono più così assiduo, diciamo che sono selettivo, scelgo.

Come si vede ai David di Donatello? I suoi "nemici" sono tosti!

Ma sono tutti str... scherzo. Sono ossi duri. Punto a fare l'outsider.

Pronto per la serata?

Sì. Devo passare da mia mamma a prendere il vestito: le ho chiesto di stirarlo.

Chi sarà premiato come Miglior Attore Protagonista?

Direi Valerio Mastrandrea ma sono coinvolto e poi lui è già una divinità. Potrebbe essere l'anno di Luca Marinelli.

Miglior Attrice Protagonista?

Sabrina Ferilli. Mi piace globalmente, è giusta in tutto.

Musicalmente a cosa sta lavorando?

Sono in tour. Poi sto lavorando al secondo disco con i Deproducers (geniale quartetto formato oltreché da Sinigallia da Vittorio Cosma, Max Casacci e Gianni Maroccolo, ndr): si intitolerà Botanica e saremmo affiancati da un luminare della materia quale è Stefano Mancuso. Poi ho prodotto il disco di un ragazzo che piace molto: lui si chiama Motta e l'album La fine dei vent'anni.

Per lei da solo non fa nulla?

Scribacchio e suono senza forzare. Sono consapevole che la giusta vibrazione arriva improvvisa e non a comando.

Riccardo Sinigallia (foto GETTY IMAGE)



 

 

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