La Disney ha apertamente minacciato la Georgia: nel caso sia approvata una legge discriminatoria nei confronti degli omosessuali, la compagnia non effettuerà più riprese di film nei confini dello stato americano.
Non si scherza con Topolino. Se ne sta accorgendo la Georgia, stato americano che in questi giorni ha provocato lo scontento di molti, a causa di una proposta di legge definita da più parti come discriminatoria nei confronti dei gay. In prima linea tra gli arrabbiati c'è la Disney, pronta a boicottare la Georgia nel caso la legge venisse definitivamente approvata.
Grazie alle convenienti politiche fiscali dello stato del sud-est degli Stati Uniti, molte compagnie di produzione hanno effettuato le riprese dei loro film all'interno del territorio georgiano. Tra queste anche la Disney, che in tempi recenti ha girato in Georgia Captain America: Civil War e che al momento sta filmando Guardiani della Galassia 2.
Nel caso in cui il governatore Deal non ponesse il veto sulla legge, che consentirebbe agli ufficiali religiosi di rifiutarsi di officiare matrimoni tra persone dello stesso sesso e alle organizzazioni religiose di offrire i propri servizi a chi "violi i loro principi", la Disney prenderebbe serie contromisure. Ovvero sposterebbe la produzione dei suoi film altrove, a partire da subito.
Con la Disney, anche la MPAA, l'organizzazione americana dei produttori cinematografici, ha subito manifestato il proprio scontento. E il religious liberty bill potrebbe trasformarsi in un clamoroso autogol economico per la Georgia, che vedrebbe sfumare gli introiti derivanti da tante produzioni hollywoodiane.
Ce la faranno Captain America e gli altri personaggi Marvel a far cambiare idea al governatore della Georgia? Come in ogni film che si rispetti, anche questa storia richiede un po' di suspense, ma ci sono buone probabilità che i supereroi più amati dagli americani escano vittoriosi anche da questa missione.