La macchinazione, ecco il film sugli ultimi mesi di vita di Pasolini

Cinema
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In occasione dell’uscita nelle sale del film La macchinazione di David Grieco (dal 24 marzo distrubuito da Microcinema), Sky Cinema 1, all’interno di Sky Cine News, manderà in onda qualche minuto in anteprima del film. Appuntamento mercoledì 23 marzo alle 21.00  

Massimo Ranieri va rivivere gli ultimi mesi di vita di Pasolini nel film “La macchinazione” diretto da David Grieco. Il film che uscirà il 24 marzo grazie a Microcinema vede nel cast  anche Libero De Rienzo, Matteo Taranto, Francois Xavier Demaison, Milena Vukotic, Roberto Citran, Tony Laudadio, Alessandro Sardelli e l’amichevole partecipazione di Paolo Bonacelli e Catrinel Marlon. In occasione della sua uscita nelle sale, Sky Cinema 1, all’interno di Sky Cine News, manderà in onda qualche minuto in anteprima del film. Appuntamento mercoledì 23 marzo alle 21.00  

La macchinazione, racconto degli ultimi tre mesi di vita del poeta, firmato da David Grieco con Massimo Ranieri nei panni del regista, si svolge nell’estate del 1975, quando Pier Paolo Pasolini è impegnato al montaggio del suo ultimo film, uno dei più discussi, Salò o le 120 giornate di Sodoma, e nella stesura del romanzo “Petrolio” che rappresenta un atto d’accusa contro il potere politico ed economico. Da mesi ha una relazione con Pino Pelosi, un giovane sottoproletario romano che ha legami con il mondo criminale della Capitale. Una notte, alcuni amici di Pelosi rubano il negativo di “Salò” e chiedono un riscatto esorbitante. Il loro vero obiettivo non sono i soldi, ma uccidere Pasolini…

La pellicola traccia un percorso nel mondo di interessi, politica e criminalita' con cui Pasolini si confrontava e che denunciava. Si passa per l'incontro con il 'ragazzo di vita' Pino Pelosi (Alessandro Sardelli) e l'universo malavitoso con cui è a contatto; la conoscenza con Giorgio Steimetz (Roberto Citran), uno strano personaggio dal nome di fantasia, che ha scritto un libro di denuncia contro Eugenio Cefis, l'uomo dell'Eni, della Montedison; il furto del negativo del suo ultimo film, Salò o le 120 giornate di Sodoma.

Un'implacabile catena di avvenimenti che culmina il 2 novembre del 1975, all'idroscalo di Ostia, con l'omicidio del regista.   Fra gli interpreti del film (che esce a due anni dal Pasolini di Abel Ferrara) anche Libero De Rienzo, Milena Vukotic (nei panni della madre dello scrittore), Matteo Taranto e Francois-Xavier Demaison. Nella colonna sonora compaiono anche i Pink Floyd con Atom Heart Mother, brano del 1970, che il gruppo ha concesso di utilizzare al regista "a un prezzo politico".
 

Grieco ha completato il racconto sul mistero della morte di Pasolini scrivendo anche un libro intitolato come il film e edito da Rizzoli, nel quale fa "la cronaca di quanto si è scoperto sull'omicidio fino ad oggi". Massimo Ranieri che ha anche in comune con Pasolini un'impressionante somiglianza, ha dichiarato di “essere morto dalla paura, all'idea di interpretare un personaggio così immenso. Il giorno delle riprese mi è anche venuta una febbre psicosomatica''. Non solo come attore, aggiunge ''ma come persona, voglio la verità sui quello che è successo quella notte”.

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