Lo scandalo Eternit di Casale Monferrato ricostruito nell'intenso film prodotto e interpretato da Marco D'Amore tra la prima e la seconda serie di Gomorra per Sky. Ci racconta tutto in una intervista confidenziale. Guarda il video
di Michele Sancisi
Il titolo è amaramente ironico e ha almeno tre possibili sensi. Lo spiega Marco D'Amore, protagonista assoluto del film diretto da Francesco Ghiaccio in uscita oggi nelle sale italiane, in un' intervista confidenziale di Francesco Castelnuovo all'attore campano: "Un posto sicuro è il posto di lavoro su cui tutti facevano affidamento fino a qualche anno fa -spiega D'Amore- ma anche il posto dove vivi con la tua famiglia e ti senti protetto. Poi è anche un luogo dell'anima che rappresenta le tue radici, la tua storia. Tutto questo è stato spazzato via e messo in crisi dalla scoperta che quella polvere di Eternit che a Casale Monferrato pareva la manna dal cielo, era invece la morte lenta che ha colpito e ancora colpirà negli anni a venire migliaia di persone".
Una storia rigorosamente vera e molto documentata per un film di impegno civile, un film "necessario", come piace al giovane attore (e da questo lavoro anche produttore) di origine casertana che sta costruendo una solida carriera tra teatro, cinema e fiction di qualità. Cresciuto sulle tavole del palcoscenico all'ombra di Toni Servillo e nel mito di Eduardo, D'Amore ha macinato tanto teatro e alcuni buoni film, come "Una vita tranquilla" di Claudio Cupellini. Fino al suo ruolo di Ciro in Gomorra La Serie che lo ha trasformato improvvisamente in una star. Un successo pienamente meritato per questo attore versatile e capace di intensità, dotato di quello che un tempo si definiva "il sacro fuoco". D'Amore lo spiega anche a Sky Cine News quando fa cenno alla sua discendenza d'arte (il nonno calcò le scene dell'avanspettacolo) che gli ha trasmesso il senso di sacralità della recitazione.
In attesa di rivederlo su Sky in Gomorra 2 consigliamo di non perdere la sua prova in "Un posto sicuro" dove veste i panni di un attore di scarso successo coinvolto in un grande amore e in una immensa tragedia che trasformano la sua vita nel più difficile dei copioni. Al suo fianco meravigliosi comprimari sono Giorgio Colangeli nel ruolo del padre malato di amianto (padre e figlio nel film si chiamano Eduardo e Luca, in omaggio ai De Filippo) e la giovane Matilde Gioli già apprezzata in "Il capitale umano" di Paolo Virzì e in una puntata di Gomorra La Serie.
di Michele Sancisi
Il titolo è amaramente ironico e ha almeno tre possibili sensi. Lo spiega Marco D'Amore, protagonista assoluto del film diretto da Francesco Ghiaccio in uscita oggi nelle sale italiane, in un' intervista confidenziale di Francesco Castelnuovo all'attore campano: "Un posto sicuro è il posto di lavoro su cui tutti facevano affidamento fino a qualche anno fa -spiega D'Amore- ma anche il posto dove vivi con la tua famiglia e ti senti protetto. Poi è anche un luogo dell'anima che rappresenta le tue radici, la tua storia. Tutto questo è stato spazzato via e messo in crisi dalla scoperta che quella polvere di Eternit che a Casale Monferrato pareva la manna dal cielo, era invece la morte lenta che ha colpito e ancora colpirà negli anni a venire migliaia di persone".
Una storia rigorosamente vera e molto documentata per un film di impegno civile, un film "necessario", come piace al giovane attore (e da questo lavoro anche produttore) di origine casertana che sta costruendo una solida carriera tra teatro, cinema e fiction di qualità. Cresciuto sulle tavole del palcoscenico all'ombra di Toni Servillo e nel mito di Eduardo, D'Amore ha macinato tanto teatro e alcuni buoni film, come "Una vita tranquilla" di Claudio Cupellini. Fino al suo ruolo di Ciro in Gomorra La Serie che lo ha trasformato improvvisamente in una star. Un successo pienamente meritato per questo attore versatile e capace di intensità, dotato di quello che un tempo si definiva "il sacro fuoco". D'Amore lo spiega anche a Sky Cine News quando fa cenno alla sua discendenza d'arte (il nonno calcò le scene dell'avanspettacolo) che gli ha trasmesso il senso di sacralità della recitazione.
In attesa di rivederlo su Sky in Gomorra 2 consigliamo di non perdere la sua prova in "Un posto sicuro" dove veste i panni di un attore di scarso successo coinvolto in un grande amore e in una immensa tragedia che trasformano la sua vita nel più difficile dei copioni. Al suo fianco meravigliosi comprimari sono Giorgio Colangeli nel ruolo del padre malato di amianto (padre e figlio nel film si chiamano Eduardo e Luca, in omaggio ai De Filippo) e la giovane Matilde Gioli già apprezzata in "Il capitale umano" di Paolo Virzì e in una puntata di Gomorra La Serie.