Uscirà nelle sale il prossimo 9 aprile Uno anzi due, il nuovo film diretto da Francesco Pavolini con protagonisti Maurizio Battista, Claudia Pandolfi, Ninetto Davoli, Emanuele Propizio e Paola Tiziana Cruciani. Guarda la clip in esclusiva
Che sia a teatro o in tv o al cinema, a Maurizio Battista piace sempre raccontare le sue storie partendo dalla realtà. La sua comicità prende sempre spunto da fatti o cose che lui stesso sembra aver vissuto personalmente. Per questo il suo approdo al cinema con il film
Uno, anzi due, diretto da Francesco Pavolini (dal 9 aprile nelle sale) sembra essere un proseguimento quasi naturale di quel continuo lavorio che Battista ha fatto fin dai suo esordi, sempre alla ricerca degli aspetti più buffi che la quotidianità ci mette di fronte.
Una commedia sicuramente divertente in cui a spiccare è soprattutto la grande bravura di tutti i protagonisti del film. Come sottolinea lo stesso Battista che della pellicola è anche sceneggiatore: "non si tratta di attori di moda ma attori bravi, da Ninetto Davoli a Paola Cruciani, da Stefano Ambrogi a Ernesto Mahieux e Sergio Di Pinto che ha fatto 150 film. E se ha fatto 150 film ci sarà un motivo... Sarà bravo, immagino. La gente se li dimentica, pensa solo a quei quattro che ci stanno adesso". Poi c'è Claudia Pandolfi, "che è stata eclatante. E c'è Silvan che fa il prete. Insomma mi sono detto: se devo giocare la prima partita in Champions League, la voglio giocare con i Maradona, con quelli bravi e con una sensibilità".
Il film, distribuito dalla Universal Pictures, ha come protagonista Maurizio (Battista), un uomo che si trova a Ponte Milvio e vuole farla finita. Al pubblico di passanti assiepatosi intorno all'aspirante suicida, racconta il tragicomico percorso. Tutto è cominciato con la morte di suo padre Nando (Ninetto Davoli). Alla scomparsa dell’anziano genitore, Maurizio si è trovato subissato dai debiti. Il testamento di Nando svela alcune sorprese: la casa dove Maurizio ha vissuto con suo padre, la moglie e Il figlio per tutti questi anni, è in affitto e il bar di famiglia dove ha lavorato tutta la vita è ipotecato. Nando non aveva confidato le sue traversie neppure alla sorella di Maurizio, la vulcanica Suellen (Claudia Pandolfi). Per appianare, almeno momentaneamente, la disastrosa situazione economica, Maurizio non trova di meglio che vendere il bar.
Ciononostante, i soldi della vendita sono appena sufficienti a coprire i debiti e le spese del funerale. Ma Maurizio, fedele alla tradizione tramandata dal padre, decide di non svelare alla moglie Luana e al figlio Valerio di essere praticamente in bancarotta: gli stessi si sentono cosi autorizzati ad organizzare In grande stile il matrimonio del giovane Valerio (Emanuele Propizio). Come se non bastasse, Luana (Paola Tiziana Cruciani) promette ai due prossimi sposi di lasciare loro la casa di famiglia. Una cosa tira l’altra e Maurizio, incapace di mettere un freno a questa tragicomica sequenza di eventi, dinanzi alle responsabilità a cui dovrà fare fronte, decide di fuggire e si ritrova così sul parapetto del ponte dove lo abbiamo visto la prima volta, pronto a gettarsi giù...
Una commedia sicuramente divertente in cui a spiccare è soprattutto la grande bravura di tutti i protagonisti del film. Come sottolinea lo stesso Battista che della pellicola è anche sceneggiatore: "non si tratta di attori di moda ma attori bravi, da Ninetto Davoli a Paola Cruciani, da Stefano Ambrogi a Ernesto Mahieux e Sergio Di Pinto che ha fatto 150 film. E se ha fatto 150 film ci sarà un motivo... Sarà bravo, immagino. La gente se li dimentica, pensa solo a quei quattro che ci stanno adesso". Poi c'è Claudia Pandolfi, "che è stata eclatante. E c'è Silvan che fa il prete. Insomma mi sono detto: se devo giocare la prima partita in Champions League, la voglio giocare con i Maradona, con quelli bravi e con una sensibilità".
Il film, distribuito dalla Universal Pictures, ha come protagonista Maurizio (Battista), un uomo che si trova a Ponte Milvio e vuole farla finita. Al pubblico di passanti assiepatosi intorno all'aspirante suicida, racconta il tragicomico percorso. Tutto è cominciato con la morte di suo padre Nando (Ninetto Davoli). Alla scomparsa dell’anziano genitore, Maurizio si è trovato subissato dai debiti. Il testamento di Nando svela alcune sorprese: la casa dove Maurizio ha vissuto con suo padre, la moglie e Il figlio per tutti questi anni, è in affitto e il bar di famiglia dove ha lavorato tutta la vita è ipotecato. Nando non aveva confidato le sue traversie neppure alla sorella di Maurizio, la vulcanica Suellen (Claudia Pandolfi). Per appianare, almeno momentaneamente, la disastrosa situazione economica, Maurizio non trova di meglio che vendere il bar.
Ciononostante, i soldi della vendita sono appena sufficienti a coprire i debiti e le spese del funerale. Ma Maurizio, fedele alla tradizione tramandata dal padre, decide di non svelare alla moglie Luana e al figlio Valerio di essere praticamente in bancarotta: gli stessi si sentono cosi autorizzati ad organizzare In grande stile il matrimonio del giovane Valerio (Emanuele Propizio). Come se non bastasse, Luana (Paola Tiziana Cruciani) promette ai due prossimi sposi di lasciare loro la casa di famiglia. Una cosa tira l’altra e Maurizio, incapace di mettere un freno a questa tragicomica sequenza di eventi, dinanzi alle responsabilità a cui dovrà fare fronte, decide di fuggire e si ritrova così sul parapetto del ponte dove lo abbiamo visto la prima volta, pronto a gettarsi giù...