La migliore offerta è la Faccia da Cult di Tornatore

Cinema
Giuseppe Tornatore e Geoffrey Rush nel film "La migliore offerta", in onda in prima serata il 14 giugno su Sky Cinema Cult - Courtesy Lucherini Pignatelli
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Il 14 giugno la programmazione monografica dedicata al talentuoso regista siciliano parte alle 18.50 con Nuovo Cinema Paradiso, Oscar come Miglior Film Straniero nel 1990. A seguire, in prima serata, La migliore offerta e, alle 23.15, L'uomo delle stelle

Il consueto appuntamento di Sky Cinema Cult con gli interpreti di spicco del cinema italiano e internazionale questo mese è dedicato al regista di Bagheria, Giuseppe Tornatore, una delle firme più illustri del panorama cinematografico nostrano.

Figlio di Peppino Tornatore, un sindacalista della CGIL, Giuseppe manifesta fin da giovane una forte fascinazione per il cinema, da lui concepito come un modo per estraniarsi da una realtà chiusa e retrograda.
Nel 1988 arriva il successo internazionale con la pellicola Nuovo Cinema Paradiso, che Sky Cinema Cult trasmetterà il 14 giugno alle 18.50. Nel film, Tornatore celebra il cinema attraverso il cinema, quella settima arte guardata con una tale ammirazione dagli abitanti di Ciancaldo, nella campagna siciliana, da rappresentare il sogno del riscatto e dell'evasione, in un periodo storico di miseria e di ricostruzione (è appena finita la Seconda Guerra Mondiale).

All'interno di questo scenario i personaggi di Tornatore si muovono come figurine in cerca di autodeterminazione. Infatti, le uniche distrazioni per gli abitanti di Ciancaldo sono rappresentate dalle proiezioni nella piccola sala cinematografica parrocchiale, gestita da un sacerdote che censurava fino all'inverosimile i film da proiettare.
Nella stanzetta del proiettore, da una postazione privilegiata rispetto alla massa, nasce la profonda amicizia, unita dalla stessa passione per la celluloide, fra il proiezionista Alfredo e il giovane Salvatore. Il saggio Alfredo accompagnerà e consiglierà Salvatore nelle tappe principali della sua adolescenza, attraverso il primo, complicato amore con la bella e ricca Elena, che lo lascerà per le imposizioni della famiglia, fino a passargli il testimone, quando Salvatore gli subentrerà come proiezionista nel rinnovato cinema “Paradiso”, libero dalle imposizioni parrocchiali, per via della cecità di Alfredo in seguito ad un incendio.
Il vecchio Alfredo salverà il giovane, perso nel ricordo del suo amore, dalla provincia siciliana, convincendolo a non tornare più una volta partito per il militare, ma a seguire i suoi sogni, e, grazie alle immagini sul grande schermo, istruirà indirettamente anche i rumorosi e ignoranti paesani, parafrasando l’importanza del cinema come mezzo di comunicazione di massa.
La pellicola ha raccolto il plauso della critica internazionale e si è aggiudicata l'Oscar come Miglior Film Straniero, oltre al Gran Premio della Giuria a Cannes.



A seguire, in prima serata, arriva La migliore offerta, raffinato e intrigante thriller che si è aggiudicato sei David di Donatello e sei Nastri d'Argento.
Un mystery psicologico, come è stato soprannominato il capolavoro che annovera nel cast uno straordinario Geoffrey Rush, seguito a stretto giro da Jim Sturgess, Sylvia Hoeks, Donald Sutherland e Philip Jackson, nel quale i toni del melodramma dal gusto retrò si mescolano abilmente a quelli del thriller.
Il tutto condito da un'azzeccatissima scelta musicale, la colonna sonora di Ennio Morricone, e di location, data da una fatiscente e meravigliosa villa dalle atmosfere vagamente hitchockiane.
Organo propulsore di tutto l'impianto narrativo è la figura di Virgil Oldman (Geoffrey Rush), noto e ricchissimo battitore d'aste, imbattibile nello stimare e nel riconoscere le opere d'arte, ma riluttante a intrattenere rapporti sociali.
All'inizio del film la vita di Oldman ci sembra in apparenza perfetta e scorre su binari sapientemente oliati, "settata" com'è sulla capacità di bloccare le relazioni esterne.
L'arrivo di una giovane e misteriosa ereditiera di nome Claire Ibbetson (Sylvia Hoeks) porterà alla luce le fragilità psicologiche di Virgil, obbligato a confrontarsi con la passione per una donna reale.



Infine, in seconda serata, appuntamento con L'uomo delle stelle, premiato a Venezia nel 1995, con Sergio Castellitto nei panni di un furbo ciarlatano.
Il plot è ambientato nella Sicilia del 1953, periodo in cui Joe Morelli gira con un autocarro, un tendone e una macchina da presa: presentatosi come inviato di una casa cinematografica romana, invita la gente a fare provini per la cifra di 1500 lire, promettendo fama e denaro e dispensando a chiunque lodi e incoraggiamenti su una probabile carriera attoriale. In ogni paese il suo arrivo suscita entusiasmo, senza distinzione di età o censo.
Al richiamo della cinepresa accorrono, tra gli altri, dei banditi che si erano dati alla macchia e un maresciallo dei Carabinieri, che non resiste alla tentazione di farsi riprendere mentre recita un passo della Divina Commedia. Ma sarà proprio lui, dopo alcuni mesi, a smascherare Morelli come ciarlatano e truffatore. Il materiale filmico di cui fa uso è infatti scaduto e inutilizzabile.
Menzione speciale per i cameo di Leo Gullotta e Leopoldo Trieste in questa pellicola assolutamente imperdibile per concludere in bellezza la serata dedicata a Giuseppe Tornatore il 14 giugno.

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