Non cliccate su quella porta: parodie web della saga horror

Cinema

Internet straripa di video che omaggiano e scimmiottano la celeberrima epopea dell’orrore. Aspettando “Non aprite quella porta 3D”, in onda su Sky Cinema Max venerdì 21 marzo, ecco le parodie del mitico Leatherface

di Camilla Sernagiotto

Si chiude una porta e si apre un portone.

Speriamo che stavolta il saggio proverbio non c’azzecchi, perché se il mostro dei mostri Leatherface riesce a combinare i guai che combina attraverso una porticina, figuriamoci cosa s’inventerebbe se l’apertura fosse quadrupla!
Eppure il detto popolare calza a pennello se si parla del Web, dato che senz’altro si chiude una pagina e se ne apre un’altra, tutte piene zeppe di parodie della saga horror più terrificante di sempre: quella di Thomas Hewitt, meglio conosciuto con il nomignolo poco vezzeggiativo ma alquanto efficace di Leatherface.

Dal lontano 1974 (anno in cui il regista Tobe Hooper diede alla luce il B movie Non aprite quella porta girato a basso costo e in assoluta indipendenza dalle major cinematografiche di allora) fino ai giorni nostri l’epopea del ragazzo con il pallino del cannibalismo e una passione sfrenata per una maschera di cuoio (in vera pelle umana, come la poltrona del megacapo del Ragionier Fantozzi) non ha mai smesso di fare il suo dovere: una paura sfrenata.
Con sette capitoli mozzafiato, la saga ha reso palpabile il batticuore grazie al gioiellino tridimensionale firmato John Luessenhop: Non aprite quella porta 3D.
In onda su Sky Cinema Max venerdì 21 marzo, si tratta del sequel del capostipite, l’omonima pellicola degli anni Settanta.

E per esorcizzare il terrore che da quarant’anni esatti fa sì che ogni stipite rievochi il frastuono angosciante della motosega del maniaco (così assordante da essere riuscito a coprire le note suadenti di Knockin' on Heaven's Door di Bob Dylan e di qualsiasi brano cantato da Jim Morrison), le generazioni 2.0 si sono adoperate per fare il verso alla favola horror di Hooper su YouTube.

Si va dal trailer rifatto dal collettivo “Capra Bellicosa”, in cui attori improvvisati recitano sopra il doppiaggio italiano dell’originale, a video squisitamente italiani sia nella fattura sia nei dialoghi, ossia fatti come si suol dire “alla carlona”.



Ci sono poi parodie a stelle e strisce in cui al posto della motosega c’è il tosaerba (e Leatherface è un giardiniere che disturba l’intero vicinato tagliando il prato) e geniali rifacimenti con protagonisti i Teletubbies, malcapitati che si ritrovano tra le grinfie insanguinate del serial killer.



Anche le versioni cartoon abbondano e per fortuna non mancano nemmeno quelle in cui il cattivo fa una brutta fine, messo K.O. dalle sue vittime che da carne da macello si tramutano in carnefici.
Divertente trovata è invece quella che trasforma le scene più violente della pellicola originale in una delle gag di Benny Hill, velocizzando le immagini e condendo il tutto con la tipica musichetta dell’esilarante show comico inglese, il motivetto Yakety Sax.



Sempre di musica si parla nella parodia di Non aprite quella porta firmata dall’utente di YouTube Axey The Clown, che narra le vicende dei protagonisti del film servendosi della canzone Mmm Mmm Mmm Mmm dei Crash Test Dummies (di cui ovviamente storpia a suo favore il testo).
Non certo per bambini nonostante la fattura cartoonistica, il remake della strage perpetrata da Leatherface fatto da Naughty Bear (l’orsacchiotto protagonista del videogame Panic in Paradise) è abbastanza inquietante.



Toc! Toc!
Chi è?
Solo se è Sky Cinema Max vi consigliamo di aprire quella porta: venerdì 21 marzo!

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