La Casa, un remake da urlo
CinemaTrentadue anni dopo l’omonimo cult horror di Sam Raimi, l’incubo ritorna e Sky Cinema Max ve lo serve in prima tv il 24 gennaio alle 21.00. Cinque ragazzi trascorrono il weekend in una casa nel bosco, nella quale esplode la furia demoniaca...
C’è qualcosa là fuori, quella strega nella cantina ne è solo una parte, quella cosa vive fuori, nei boschi al buio, è qualcosa che vuole tornare dal mondo dei morti (
Evil Dead,
Sam Raimi, 1981).
L’esordiente regista uruguayano Fede Alvarez, classe 1978, confeziona un film cruento, senza appello e senza redenzione, inseguendo il tipico mood orrorifico, inaugurato da Sam Raimi nei primi anni ’80 e rivisitato, per l’occasione, in questo remake.
L’ambientazione è la stessa che aveva atterrito giovani e meno giovani nella pellicola di Raimi: una casa nel bosco, abbandonata a se stessa e isolata.
Il pretesto narrativo che spinge un gruppo di cinque ragazzi a trascorrere il weekend in questa dimora a dir poco inospitale è il tentativo di aiutare una di loro a disintossicarsi dalla droga, passando con lei i primi giorni di astinenza.
Ed è proprio la più fragile la prima ad essere posseduta da un demone evocato dalla lettura di alcune pagine di un volume rinvenuto negli scantinati.
Terrorizzata dall’accaduto, la giovane chiede aiuto agli altri, i quali, scambiando il delirio per crisi d’astinenza, rifiutano di allontanarsi da quella casa, almeno fino a quando non cominciano a susseguirsi orrende possessioni e mutilazioni autoinferte.
Il film, prodotto, voluto e supervisionato sia da Raimi sia da Bruce Campbell (il celebre protagonista della trilogia La casa) non teme di restare incasellato nell’universo narrativo di riferimento e invece, con un rigore impressionante, colpisce dritto nel segno: fare un film di demoni.
Alvarez dimostra di padroneggiare tutti gli aspetti della tecnica filmica come un veterano, ma anche eccellendo nelle piccole e grandi invenzioni.
Le torture autoinflitte dai posseduti, la cura con la quale gli attori sono diretti nelle infinite espressioni di spavento e angoscia, la creatività nel generare immagini masochiste e terrificanti, sono fuori dal comune.
Miscelando elementi che hanno contraddistinto l’originale di Raimi, come la motosega e la botola, insieme ad espedienti innovativi, Alvarez riesce nell’intento di realizzare un film duro, spietato, che lascia presagire a un sequel, come suggerisce l’inquadratura finale sul libro che ha scatenato la furia demoniaca. L’incubo non ha fine, sembra voler gridare!
Un appuntamento da brividi, davvero imperdibile: il 24 gennaio in prima tv alle 21.00 su Sky Cinema Max!
L’esordiente regista uruguayano Fede Alvarez, classe 1978, confeziona un film cruento, senza appello e senza redenzione, inseguendo il tipico mood orrorifico, inaugurato da Sam Raimi nei primi anni ’80 e rivisitato, per l’occasione, in questo remake.
L’ambientazione è la stessa che aveva atterrito giovani e meno giovani nella pellicola di Raimi: una casa nel bosco, abbandonata a se stessa e isolata.
Il pretesto narrativo che spinge un gruppo di cinque ragazzi a trascorrere il weekend in questa dimora a dir poco inospitale è il tentativo di aiutare una di loro a disintossicarsi dalla droga, passando con lei i primi giorni di astinenza.
Ed è proprio la più fragile la prima ad essere posseduta da un demone evocato dalla lettura di alcune pagine di un volume rinvenuto negli scantinati.
Terrorizzata dall’accaduto, la giovane chiede aiuto agli altri, i quali, scambiando il delirio per crisi d’astinenza, rifiutano di allontanarsi da quella casa, almeno fino a quando non cominciano a susseguirsi orrende possessioni e mutilazioni autoinferte.
Il film, prodotto, voluto e supervisionato sia da Raimi sia da Bruce Campbell (il celebre protagonista della trilogia La casa) non teme di restare incasellato nell’universo narrativo di riferimento e invece, con un rigore impressionante, colpisce dritto nel segno: fare un film di demoni.
Alvarez dimostra di padroneggiare tutti gli aspetti della tecnica filmica come un veterano, ma anche eccellendo nelle piccole e grandi invenzioni.
Le torture autoinflitte dai posseduti, la cura con la quale gli attori sono diretti nelle infinite espressioni di spavento e angoscia, la creatività nel generare immagini masochiste e terrificanti, sono fuori dal comune.
Miscelando elementi che hanno contraddistinto l’originale di Raimi, come la motosega e la botola, insieme ad espedienti innovativi, Alvarez riesce nell’intento di realizzare un film duro, spietato, che lascia presagire a un sequel, come suggerisce l’inquadratura finale sul libro che ha scatenato la furia demoniaca. L’incubo non ha fine, sembra voler gridare!
Un appuntamento da brividi, davvero imperdibile: il 24 gennaio in prima tv alle 21.00 su Sky Cinema Max!