Argo: un film, un caso politico

Cinema

La pellicola di Ben Affleck in prima visione lunedì 9 dicembre su Sky Cinema 1 HD non ha solo vinto tre Oscar, ma ha anche provocato una serie di polemiche internazionali che hanno coinvolto Iran, Canada, Gran Bretagna, Nuova Zelanda e Messico.

Tanti nemici, tanta gloria. Se è vero questo detto, allora Ben Affleck con il suo film premio Oscar Argo, in prima visione lunedì 9 dicembre alle 21.10 su Sky Cinema HD 1, di gloria ne ha accumulata tantissima. La pellicola racconta di un episodio politico scottante, ovvero il rocambolesco salvataggio di alcuni funzionari dell’ambasciata americana che, durante la rivoluzione iraniana, erano riusciti a sfuggire alla cattura da parte delle milizie insorte. Data la delicatezza dell’argomento, oltre a tre statuette agli Academy Awards (tra cui quella come miglior film), era scontato che Argo si portasse dietro anche una spinosa scia di polemiche.

I primi a osteggiarlo, come prevedibile, sono stati gli iraniani, che hanno bollato Argo come un film di propaganda e che hanno reputato la vittoria agli Oscar come un esplicito schiaffo all’Iran voluto dallo stesso presidente degli Stati Uniti Barack Obama. Questa tesi sarebbe supportata dal fatto che ad annunciare la statuetta è stata la first lady Michelle Obama e che in passato Affleck ha messo a disposizione ingenti somme di denaro per la campagna elettorale del presidente ancora in carica. Gli iraniani si sono inoltre lamentati del fatto che la pellicola dipinge la repubblica islamica in maniera distorta, arrivando a paventare una causa legale.

Nella classifica degli scontenti, gli iraniani sono seguiti a stretto giro dai canadesi. I cittadini americani fuggitivi, infatti, furono nascosti dall’allora ambasciatore del Canada in Iran. Ma secondo molti, tra cui anche l’ex presidente americano Jimmy Carter, il ruolo canadese nell’intera vicenda sarebbe stato molto sminuito, tanto che in Argo i vicini di casa degli USA paiono adottare un atteggiamento piuttosto passivo. L’ambasciatore in questione, però, non si limitò a ospitare i sei fuggiaschi, ma si diede da fare in prima persona per la loro salvezza.

Anche Gran Bretagna e Nuova Zelanda si sono unite al coro di critiche. Dal film, infatti, sembrerebbe che le due nazioni avessero rifiutato di accogliere i cittadini americani. In realtà, però, queste si sarebbero date da fare per ospitare in via transitoria i sei uomini, per poi indirizzarli verso l’ambasciata canadese, indicata come più sicura. E non finisce qui, perché pure i latinoamericani hanno avuto da ridire, nello specifico per la scelta di Ben Affleck di interpretare in prima persona l’agente della CIA Tony Mendez, di origini messicane.

Insomma, ai produttori di Argo le controversie non sono mancate. Ma si sa, quando tanti si sentono punti nel vivo, allora significa che hai colpito nel segno. Per scoprire questa storia avvincente, l'appuntamento è lunedì 9 dicembre alle 21.10 su Sky Cinema 1 HD, mentre per scoprirne tutti quanti gli aspetti, l'occasione ci viene fornita a seguire su National Geographic Channel (canale 403), che alle 23.05 manderà in onda il documentario The Real Argo.

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