Viaggio tra I Delitti del BarLume

Cinema

I due film ispirati ai bestseller di Marco Malvaldi e in onda su Sky Cinema 1 HD, raccontano l’Italia di provincia tra delitti e commedia in salsa toscana: guarda lo Speciale e scopri chi sono i suoi protagonisti

Marco Malvaldi  è il caso editoriale italiano degli ultimi anni e le storie del suo bar di provincia, a metà tra il genere giallo e la commedia all’italiana, sono diventate due film per la regia di Eugenio Cappuccio. I Delitti del BarLume, trasposizione televisiva de “ Il re dei giochi” e “ La carta più alta”, editi da Sellerio Editore, è realizzata per Sky Cinema da Carlo Degli Esposti.

Le vicende si svolgono nell’immaginaria cittadina di Pineta, sul litorale toscano tra Pisa e Livorno. E’ qui che “tutto accade”, tra una partita a briscola, quattro chiacchiere e un pettegolezzo (sempre) di troppo. Le giornate ruotano intorno al BarLume, il cui proprietario è il “barrista” Massimo (Filippo Timi) e i suoi quattro clienti più affezionati rispondono ai nomi di Ampelio, Pilade, Gino e Aldo, rispettivamente interpretati dal compianto Carlo Monni, Atos Davini, Marcello Marziali e Massimo Paganelli. Dietro il bancone ad aiutarlo nella gestione del locale la splendida Tiziana (Enrica Guidi), banconista e sogno erotico dell'intera clientela, e non solo.

Tutto sembra scorrere al ritmo lento della realtà di provincia, fino a che un omicidio turba l’equilibrio e porta i quattro buontemponi ad improvvisarsi detective, e l’arguto Massimo a fare luce sul caso. Sulla scena del crimine compare il bel commissario Vittoria Fusco (Lucia Mascino), messa a dura prova dai quattro vecchietti in pensione con il vizio di ficcare il naso negli affari di tutti, sempre e comunque.

Complice il dialetto toscano, l’atmosfera del BarLume è inevitabilmente comica, senza contare che, come ci racconta Marco Malvaldi nello Speciale, dietro il bancone troviamo “ uno con l’aria da pirata che per qualche strana ragione è convinto che non sempre il cliente sappia ordinare da solo...”. Le sue regole infatti parlano chiaro: vietato servire cappuccini dopo le 15 e granite prima delle 11. “ Il mondo potrebbe anche cambiare verso di rotazione ma tutte le mattine che il Signore mette in terra si può star certi che uno alla volta o tutti insieme i quattro reduci del Novecento arriveranno e si installeranno sulle loro poltroncine”.

Questi quattro Colombo in pensione che, "una ne azzeccano e quattro fanno il bordello", come ci dice Timi, sono un vulcano in continua eruzione, e a Massimo suo malgrado non resta che farsene una ragione. Lui vorrebbe non farsi coinvolgere ma la sua attitudine a risolvere equazioni impossibili lo porta a “farsi tirare in mezzo”, irrimediabilmente. Ma non vogliamo anticiparvi troppo: nello Speciale sono i veri protagonisti, dalla loro viva voce, a raccontarvi cosa pensano l'uno dell'altro. E con loro il regista Eugenio Cappuccio.

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