Guarda il video e scopri chi è lo scrittore che ha dato vita alle storie de “I Delitti del BarLume”, trasposizione televisiva in due film de “Il re dei giochi” e “La carta più alta”. Ultimo appuntamento domenica 17 novembre alle 21.10 su Sky Cinema 1
Lo scrittore pisano, una delle rivelazioni del mercato editoriale degli ultimi anni, con le quattro storie ambientate nel BarLume ha conquistato schiere di appassionati lettori in Italia e in Europa, e venduto oltre un milione di copie. I suoi libri sono stati tradotti in Francia, Spagna e Germania, Inghilterra, Danimarca e Finlandia. Le storie di BarLume si svolgono nell’immaginaria cittadina di Pineta, sul litorale toscano tra Pisa e Livorno. Qui, tra una “ciancia” e una partita a briscola, le giornate ruotano intorno al bar, centro nevralgico e strategico di qualsiasi comunità di provincia che si rispetti. Fino a quando un bel giorno la routine è rotta da un “misterioso” omicidio. E i quattro vecchietti Ampelio, Pilade, Gino e Aldo si improvvisano detective.
Nome? Marco
Mestiere: E’ complicato.
Perché ha deciso di fare lo scrittore? Si annoiava.
Cosa occorre secondo lui per scrivere un buon giallo? Partire dalla fine e andare a ritroso.
La peggiore offesa per un pisano? Livornese.
I Delitti del BarLume in due parole? Caffè col morto.
Parola toscana preferita? Topa.
Dicono di lui:
Massimo Viviani (Filippo Timi): è un professore, giravamo la scena con i due giapponesi quando scopriamo che Malvaldi parla il giapponese. E poi è un campione di ping-pong.
Marchino (Paolo Cioni): riesce tantissimo a trasmettere quella che è la quotidianità toscana.
Gino il Rimediotti (Marcello Marziali): i testi che lui ha scritto sono piacevoli e ci vuole un attimo per leggerli.
Nome? Marco
Mestiere: E’ complicato.
Perché ha deciso di fare lo scrittore? Si annoiava.
Cosa occorre secondo lui per scrivere un buon giallo? Partire dalla fine e andare a ritroso.
La peggiore offesa per un pisano? Livornese.
I Delitti del BarLume in due parole? Caffè col morto.
Parola toscana preferita? Topa.
Dicono di lui:
Massimo Viviani (Filippo Timi): è un professore, giravamo la scena con i due giapponesi quando scopriamo che Malvaldi parla il giapponese. E poi è un campione di ping-pong.
Marchino (Paolo Cioni): riesce tantissimo a trasmettere quella che è la quotidianità toscana.
Gino il Rimediotti (Marcello Marziali): i testi che lui ha scritto sono piacevoli e ci vuole un attimo per leggerli.