I migliori film sui viaggi nel tempo

Cinema
Torno indietro e cambio vita
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In Torno indietro e cambio vita, prima tv lunedì 27 giugno su Sky Cinema 1 HD, Raoul Bova e Ricky Memphis viaggiano a ritroso nei decenni e rivivono la loro adolescenza. Da Ritorno al futuro a L'esercito delle 12 scimmie, prima di loro tanti altri si sono cimentati con i viaggi nel tempo sul grande schermo.

In Torno indietro e cambio vita, film di Carlo Vanzina in prima visione tv lunedì 27 giugno alle 21.10 su Sky Cinema 1 HD, Raoul Bova e Ricky Memphis si ritrovano coinvolti in un improbabile viaggio nel tempo. Il primo, disperato perché la moglie, con cui stava dai tempi del liceo, lo lascia, esprime il desiderio di ritornare a quando lui e il suo migliore amico avevano 17 anni. E come per miracolo eccoli catapultati indietro nei decenni, solo che con le fattezze e la consapevolezza dell'età adulta.

Non si tratta certo della prima volta: il cinema ha sempre avuto l'ossessione per i viaggi nel tempo. Dopotutto è comprensibile, visto che per definizione si occupa dell'immagine in movimento, e che il movimento si svolge per forza di cose all'interno di un arco temporale. Ma tra paradossi, incongruenze e approssimazioni, i risultati non sono sempre ottimali. Anzi, il più delle volte ne viene fuori un vero pasticcio. Ecco i film sui viaggi nel tempo che vale la pena vedere, a cominciare da Looper.

Looper, dicevamo. Nel film di Rian Johnson, Joseph Gordon-Levitt interpreta Joe, un uomo che nel 2044 si guadagna da vivere uccidendo persone che vengono mandate indietro nel tempo di 30 anni, direttamente dal 2074. Tutto fila liscio, se non fosse che gli stessi looper, questo il nome dato ai killer come lui, hanno una data di scadenza, poiché prima o poi i loro committenti decidono che è il caso di farli fuori. Quando un giorno Joe si ritrova come bersaglio... Joe, ma con trent'anni di più (e interpretato da Bruce Willis), la faccenda si fa piuttosto complicata.

Un altro film di categoria che merita assolutamente di essere visto è L'esercito delle 12 scimmie di Terry Gilliam, regista che nutre una vera e propria ossessione per i viaggi nel tempo. Ispirata a un cortometraggio di Chris Marker intitolato La Jetée, la pellicola racconta di James Cole (ancora una volta Bruce Willis, che a furia di saltellare per lo spazio-tempo deve avere ancora la nausea), un carcerato che da un 2035 distopico, in cui l'umanità vive sottoterra a causa di un virus che ha decimato la popolazione globale, viene spedito indietro nel 1996 per raccogliere campioni dal mondo ancora incontaminato. Un errore di calcolo lo fionda però nel 1990, dove Cole viene internato in un ospedale psichiatrico e fa conoscenza con Jeffrey Goines, incarnato da un grandissimo Brad Pitt in grado di convincere anche Gilliam, a cui inizialmente l'attore era stato imposto. Il giovane squilibrato rimane profondamente colpito dai suoi racconti, con effetti che sembrano ricollegarsi alle sorti dell'umanità. Un lavoro impeccabile, congegnato alla perfezione nella sua inesorabile struttura circolare.



Per viaggiare tra presente, passato e futuro non è necessaria per forza una macchina del tempo. Alle volte bastano il sogno, oppure la fantasia. È quello che accade in un precedente film di Gilliam, I banditi del tempo, in cui l'undicenne Kevin sfugge alle brutture del quotidiano tuffandosi in un'avventura attraverso varie epoche storiche in compagnia di sette nani banditi. Oppure in Midnight in Paris di Woody Allen, in cui al personaggio interpretato dal simpatico Owen Wilson basta perdersi per le vie incantate di Parigi per trovarsi spalla a spalla con gli artisti che animavano la Ville Lumiere negli anni '20, da Ernest Hemingway a Salvador Dalì.

Ma viaggiare nel tempo non è solo una necessità vitale. In alcuni casi, anzi, è un vero e proprio spasso, come ad esempio in Bill & Ted's Excellent Adventure, titolo poco conosciuto dalle nostre parti, con un giovanissimo Keanu Reeves. Nel film, un uomo viene mandato in missione dal futuro a bordo di una cabina telefonica (un riferimento al Tardis del suo collega viaggiatore Dr. Who?) per aiutare due ragazzi a passare un compito di Storia, poiché un loro fallimento porterebbe a una serie di nefaste conseguenze per l'umanità. I due, però, decidono di sfruttare l'occasione per rapire alcuni personaggi storici e fargli affrontare il test al posto loro.



Di tutt'altra pasta, proviene dal futuro anche il modello di cyborg T-800 interpretato da Arnold Schwarzenegger, incaricato di terminare Sarah Connor in Terminator e di proteggere suo figlio John nel sequel Terminator 2 - Il giorno del giudizio. Tra alti e bassi, la serie cinematografica rimane una delle più muscolari e riuscite sull'argomento viaggi nel tempo. Non poteva invece esimersi da qualche passeggiata attraverso le ere l'equipaggio di Star Trek. Il caso più eclatante per quanto riguarda il popolare franchise di science fiction è Star Trek IV - Rotta verso la Terra, in cui l'Enterprise naviga a ritroso fino all'anno 1986: vedere Spock e il capitano Kirk aggirarsi spaesati per le strade della vecchia San Francisco è uno spettacolo impagabile.

Dal romanzo La macchina del tempo di H.G. Wells, grande classico in materia, sono stati tratti numerosi adattamenti per il grande schermo. Il migliore è L'uomo che visse nel futuro di George Pal, con Rod Taylor nei panni del crononauta che, tra un salto temporale e l'altro, si ritrova addirittura nell'anno 802701, su un pianeta Terra praticamente irriconoscibile abitato dai pacifici Eloi e dai violenti (nonché pappatori di Eloi) Morlock. Il macchinario utilizzato dall'inventore ha rappresentato un prototipo per tutte le macchine del tempo a venire, ma attraverso i film ha subito varie trasformazioni, fino a diventare una vasca idromassaggio nella commedia Un tuffo nel passato, i cui protagonisti ritornano agli anni '80 grazie a un piacevole bagno nelle bollicine.



Film di fantascienza e commedie non sono gli unici a essersi occupati del tema. Anche un dramma sentimentale come Un amore all'improvviso, tratto dal romanzo di Audrey Niffenegger La moglie dell'uomo che viaggiava nel tempo (che sarebbe stato un ottimo titolo anche per il film), si incentra, come d'altronde suggerisce il nome del libro, sul viaggio nel tempo. In questo caso, la tendenza di Henry a trovarsi sbalzato nel passato o nel futuro a causa di un disturbo genetico è un ostacolo difficile da superare nella storia d'amore con la bella (e cronologicamente molto più giovane) Clare. Tutt'altra vicenda, ma la loro relazione ricorda in qualche modo quella dei due protagonisti del bellissimo The Jacket, film con Adrien Brody e Keira Knightley dai toni decisamente più inquietanti.

Affronta l'intreccio tra presente e futuro anche il film di culto Donnie Darko, ma in questo caso dilungarsi sugli avvenimenti rivelerebbe troppo della trama. E sarebbe un gigantesco spoiler affermare che un classico della fantascienza come (cliccate qui per scoprirlo!) racconta di un viaggio nel tempo. Per cui ci limitiamo a suggerire altri tre titoli che, in modo più o meno diretto, hanno a che fare con quanto trattato finora. Prendete penna e taccuino e annotate: L'armata delle tenebre, terzo film del ciclo de La casa di Sam Raimi, in cui Ash finisce dritto nel Medioevo, dove si ritrova a combattere il Male armato di una modernissima, almeno per l'epoca, motosega; Ricomincio da capo, in cui il reporter Phil Connors si risveglia ogni mattino nello stesso giorno; I visitatori, simpatico film francese (ma evitate il remake americano!) in cui Jean Reno è un cavaliere che per un sortilegio viaggia fino ai giorni nostri.



E questo è quanto. Come dite? Manca qualcosa? In effetti è vero, ma non manca un film qualunque, bensì IL film sui viaggi nel tempo per eccellenza, così come i suoi due sequel. Stiamo parlando ovviamente di Ritorno al futuro I, II e III, in cui l'adolescente Marty McFly, interpretato da un indimenticabile Michael J. Fox, viaggia nel passato (e non solo) grazie alla leggendaria DeLorean modificata dal bizzarro Doc (Christopher Lloyd). Per fortuna, grazie alla nostra, di macchina del tempo, possiamo tornare indietro di pochi istanti e aggiungere i titoli in questione all'elenco appena prima che il pezzo venga pubblicato. 

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